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Pòrtico.

Ambiente limitato, in uno o più lati, da un colonnato o una serie di pilastri. Può essere costruzione indipendente oppure addossato a edifici, elemento decorativo o ambiente di passeggio lungo le vie, ai bordi di piazze o mercati. ║ Costruzione rurale separata o annessa al fabbricato principale, formata da una tettoia sorretta da pilastri centrali, in cui vengono custoditi attrezzi, veicoli, fieno, ecc. ║ Nome (più spesso nella forma greca, Stoá) indicante la scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (III sec. a.C.), così chiamata per avere egli cominciato il suo insegnamento nella Stoá Poikíle (p. adorno delle pitture di Polignoto), da cui il termine stoici per definire i suoi seguaci (V. STOÁ). • Arch. - Le prime testimonianze di p. a struttura trilitica si trovano nell'Egitto faraonico e nell'arte minoico-micenea. Nella Grecia classica, p. situati intorno ai santuari servivano come luogo di sosta per i pellegrini; fra gli esempi più famosi: il p. degli Ateniesi a Delfi, quello di Antigono e Filippo V a Delo. P. circondavano tutte le agorái greche; ad Atene si trovavano la Stoá Poikíle, decorata con le pitture di Polignoto, la Stoá Basíleios, che ospitava gli uffici dell'arconte, i p. di Attalo. In epoca ellenistica, grandi ordini di p., spesso a due piani, con funzione prevalentemente decorativa, erano presenti nelle principali città. A Roma e nel mondo romano i p. circondavano spesso il foro, così come il ginnasio, le terme, i teatri o altri edifici pubblici. Impiegati come deposito di merci, i p. erano attrezzati lungo le banchine dei porti, oppure, con un'estensione della loro funzione, assumevano i caratteri di una vera e propria strada pedonale coperta (si trovano esempi di tal genere a Palmira, lungo la via monumentale, a Gerasa, Antiochia, o a Roma, nell'area del Campo Marzio). Nelle basiliche paleocristiane sono testimoniati p. a colonnati con tetto a spiovente. L'architettura bizantina inserì i p. in strutture a volta, alternando colonne a pilastri e pareti piene. Nel Medioevo, il p. divenne tipico dell'architettura monastica, venendo anche impiegato largamente sulla facciata delle chiese. In età rinascimentale, anche se costruiti al pian terreno di edifici privati, essi mantennero la funzione di luogo di pubblico passaggio. Il Barocco e il Settecento svilupparono forme architettoniche tratte principalmente dall'arte romana, arricchendole di nuovi elementi decorativi. Il Neoclassicismo fu caratterizzato dall'impiego dell'ordine dorico, di gusto "archeologico". Nell'architettura moderna il p. ha assunto un ruolo urbanistico, quale elemento di collegamento fra i diversi nuclei della città, e luogo di svariate attività commerciali (negozi, uffici, banche, ecc.); ha inoltre acquistato nuovo significato, concretandosi in architetture sempre più originali cui i nuovi materiali e le nuove tecniche di costruzione hanno dato il loro importante contributo.