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Pòrpora.

(dal latino purpura, der. del greco porphýra). Sostanza colorante naturale, che nell'antichità veniva estratta dalla ghiandola purpurigena dei molluschi appartenenti alla famiglia Muricidi. Già nota nell'antichità, la p. era una sostanza rara e piuttosto preziosa, utilizzata per la tintura dei tessuti, che venivano immersi in tini contenenti i molluschi posti a bagno nell'acqua e lasciati putrefare. La successiva esposizione all'aria dei tessuti provocava l'ossidazione della leucobase, responsabile della colorazione rosso-violacea. Utilizzata soprattutto dai Fenici e in Laconia, la p. fu riprodotta per sintesi fin dall'Ottocento, tuttavia il suo utilizzo come colorante fu presto abbandonato a causa della scarsa stabilità di colorazione dei tessuti trattati con le tinte così ricavate. ║ Colore vermiglio, rosso-violaceo. ║ Tessuto tinto con p., color p. ║ Fig. - La dignità di re o di cardinale: elevare alla p.: nominare cardinale. • Arald. - Uno dei cinque colori araldici, ottenuto dall'unione di rosso e azzurro, emblema di nobiltà recente e usato anche come simbolo di regalità. In bianco e nero esso viene indicato con linee diagonali parallele che dall'angolo superiore sinistro vanno alla sezione inferiore destra dello scudo. • Bioch. - P. retinica: sinonimo di rodopsina (V.). • Chim. - P. di Cassio o p. minerale: polvere ottenuta facendo precipitare cloruro d'oro da una miscela di cloruro stannoso e cloruro stannico. Viene utilizzata per colorare ceramiche e vetri. • Med. - Sindrome caratterizzata da emorragie dei vasi capillari nel sottocutaneo (spessore della pelle, mucose e parenchimi). Si manifesta con piccole macchie rosse sulla pelle, che non scompaiono con la pressione effettuata con il dito o con un vetrino. Il termine viene usato anche per indicare una serie di malattie il cui sintomo principale è rappresentato dalla p. e che sono classificabili in due gruppi principali: le p. trombocitopeniche (che provocano profonde alterazioni ematologiche) e le p. non trombocitopeniche (che non causano alterazioni dei normali valori ematologici). Una delle sindromi più comuni è la p. addominale di Henoch, varietà della malattia di Schönlein, che provoca dolori di tipo reumatoide, febbre, disturbi gastrointestinali. Manifestazioni patologiche simili alla p. accompagnano spesso malattie di natura infettiva.