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Pòlipo.

(dal latino polypus, der. del greco polýpous: dai molti piedi). Zool. - Una delle due forme vitali dei celenterati, prevalente nell'ordine degli idrozoi e degli antozoi. A differenza del tipo medusa, che si sposta liberamente nell'acqua, il p. vive fisso al substrato. Il corpo, costituito da due strati cellulari (ectoderma ed endoderma) separati da una sostanza gelatinosa monocellulare (mesoglea), ha forma di sacco, con apertura orale circondata da tentacoli mobili e contrattili con i quali cattura la preda. I tre strati sono formati da cellule di vario tipo. I p. si riproducono asessualmente per gemmazione. ║ Termine usato comunemente, ma in modo inesatto, come sinonimo di polpo (V.). • Med. - Escrescenza di forma tondeggiante, peduncolata o sessile, che si forma in genere sulle superfici mucose (naso, intestino, utero, ecc.). La proliferazione mucosa che dà origine ai p. può essere di varia natura (malformativa, iperplastica, neoplastica benigna o maligna); qualora essa sia determinata da una tumefazione più profonda (angioma, neurinoma, ecc.) si parla di neoplasia polipoide. I p. sono costituiti da connettivo ricoperto da tessuto epiteliale che presenta gli stessi caratteri di quello sul quale si formano; a differenza dei papillomi, si presentano in forma multipla e talvolta sono molto numerosi, dando luogo a formazioni dette poliposi. • Mar. - Valvola posta sotto la camera di manovra dei sommergibili, che regola l'afflusso di aria compressa alle casse di assetto. ║ Termine con il quale si indicano le benne a più valve per escavatori o gru.