Nome attribuito a varie specie di mammiferi artiodattili bovidi del genere
Ovis. In genere con il termine
p. si intende l'animale femmina,
mentre il maschio adulto viene chiamato
montone e l'animale fino a un
anno d'età
agnello. ║ Fig. -
P. nera: chi, in un
gruppo, si distingue per le proprie qualità negative o è comunque
mal visto. ║ Fig. -
Conoscere bene le proprie p.: sapere con chi si
ha a che fare. ║ Fig. - In fiabe e proverbi, la
p. è
contrapposta al lupo come esempio di mansuetudine:
chi p. si fa, il lupo se
la mangia. ║ Fig. - Riferito a persone, acquista quasi sempre valore
spregiativo indicando, più che mansuetudine, viltà e mancanza di
volontà:
vi comportate come una massa di p. ║ Con
riferimento al latino
pecus nel senso di bestia, indica animale senza
discernimento e, nelle similitudini, persona sciocca. • Zool. - Il genere
Ovis abbraccia sei specie selvatiche e una specie domestica. ║ Le
specie selvatiche comprendono il
muflone (
Ovis musimon), diffuso
sulle montagne della Corsica, della Sardegna, dove è protetto, e in Medio
Oriente; l'
argali (
Ovis ammon), originario dell'Europa orientale,
dell'Asia Minore e della Persia; l'
urial (
Ovis orientalis),
diffuso dal Cachemire all'Iran; la
p. delle Montagne Rocciose (
Ovis
canadensis canadensis); il
bighorn (
Ovis canadensis),
caratteristico dell'America Settentrionale e dell'Asia nord-orientale; la
p.
delle nevi (
Ovis nivicola), presente solo nel Sud-Est della Siberia.
Caratteristiche comuni alle specie selvatiche sono la corporatura robusta,
un'altezza variabile da 65 a 120 cm al garrese, la fronte piatta o appena
rigonfia e il muso stretto. Le zampe non sono lunghe e le corna, più o
meno ricurve, hanno base a sezione triangolare; la coda è corta e
rivestita di peli. Tratto distintivo sono i cosiddetti lacrimatoi, solchi
sottoculari contenenti una sostanza gelatinosa secreta da alcune ghiandole
sebacee. Le
p. vivono in mandrie guidate da un vecchio maschio e si
cibano prevalentemente di erbe con alto contenuto di sali minerali. ║ La
p. domestica (
Ovis aries), da cui derivano le numerose razze
diffuse in tutto il mondo (ad eccezione delle regioni artiche), ha corpo robusto
ma agile, di medie dimensioni, coperto dal vello, che è costituito da
peli sottili leggermente crespi (lana) e peli lunghi e setolosi (giarra). Il
colore del mantello è più spesso bianco o bianco giallognolo ma
può anche essere nero, rossiccio, marrone o grigiastro. La testa è
spesso convessa al di sopra del naso; le corna, quando sono presenti, sono a
spirale e dirette all'indietro e in basso. L'allevamento è brado,
stazionario, raramente stallino, transumante. La durata della vita è di
12-15 anni e l'età più adatta alla riproduzione varia dai 12 ai 16
mesi nei maschi e dai 10 ai 14 nelle femmine. Della
p. domestica,
oltreché la lana, si utilizzano la carne, il latte, il grasso. Tra le
razze più note e apprezzate per la purezza, finezza e lunghezza della
lana prodotta sono le
merinos; mentre dal vello della
p. karakul
sud-africana si ricavano pellicce pregiate note come agnellino persiano e
breitschwanz. Altre razze pregiate sono: la
Southdown e la
Suffolk
inglesi, la
Châtillon e la
Champagne francesi, le razze
churra e
rasa spagnole, le svizzere, le austriache, le russe, ecc.
Tra le italiane le più comuni sono la
p. bergamasca, di grosse
dimensioni e diffusa nelle zone prealpine e appenniniche, e la
p. sarda,
da latte.