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Puy-de-Dôme.

Dipartimento (7.970 kmq; 623.000 ab.) della Francia centrale, nell'Alvernia. Capoluogo: Clermont-Ferrand. • Geogr. - Il territorio, prevalentemente montuoso, è limitato a Ovest dai rilievi della Combraille e a Est dalla catena dei Monti del Forez, che raggiungono i 1.664 m con il picco di Pierre-sur-Haute, e dalla catena del Livradois; al centro si trovano gli altopiani dei Monti Dôme, la cui cima più alta è il Puy-de-Dôme (1.465 m) e il massiccio dei Dore, di cui il Puy-de-Sancy (1.886 m) è la vetta più elevata; ai piedi delle montagne si apre la valle della Limagne che in epoca anteriore al Cenozoico costituiva il fondale di un grande lago. Le zone montane, di origine vulcanica, sono ricche di foreste, di pascoli e di fonti termali e minerali mentre la valle offre un terreno favorevole alla coltivazione. I fiumi principali sono il Dordogne, il Sioule e l'Allier, attraverso il quale le acque superficiali vengono convogliate verso la Loira. • Econ. - L'agricoltura, favorita dal terreno reso fertile dai detriti vulcanici, produce in abbondanza frumento, frutta, barbabietole da zucchero, cereali, patate e viti. L'economia si basa inoltre sull'attività dell'industria tessile, meccanica, calzaturiera, metallurgica, della carta, del legno e della gomma (pneumatici), sull'artigianato delle lame e dei coltelli (il cui centro principale è Thiers) e su quello degli oggetti sacri (rosari di Ambert). Una voce importante dell'economia del P. è costituita infine dal turismo termale che può contare su numerosi centri, tra cui Royat, Le Mont-Dore, La Bourboule, Châtelguyon.