Città (16.600 ab.) della Grecia, nell'Epiro, capoluogo del
nomo
omonimo; è situata all'imbocco del Golfo di Arta, sul Mar Ionio. •
Econ. - È il principale porto e mercato agricolo della regione, di cui
raccoglie i prodotti (grano, olio di oliva, agrumi, lana). L'attività
industriale è quasi esclusivamente rivolta alla trasformazione e
conservazione alimentare. • St. - Sorta anticamente nei pressi di Nicopoli
d'Epiro, abbiamo dati relativi alla distruzione di
P. ad opera dei
Bulgari durante il IX sec, ma scarse notizie della vita della città in
epoca bizantina. Fu quindi alternativamente sotto il dominio di Venezia o
dell'Impero ottomano: dal 1499 al 1530 dipese dalla Serenissima, poi fu soggetta
ai Turchi fino al 1684, quando Francesco Morosini la riconquistò ai
Veneziani. Dopo una breve occupazione ottomana, nel 1699 la città fu
attribuita a Venezia dalla Pace di Karlowitz , fino al 1797, anno in cui la Pace
di Campoformio la assegnò ai Francesi, con tutte le Isole Ionie.
L'accordo fu presto violato da Alì Pascià (1798), che tenne
P. fino al 1912 quando, al termine della prima guerra balcanica, fu
annessa al territorio della Grecia. ║
Battaglia navale di P.: il 25
settembre 1538, nel Golfo di Arta penetrò una flotta della Lega cristiana
(costituita tra Impero, Papato e Repubblica veneziana) in guerra contro i
Turchi. La formazione cristiana, guidata da Andrea Doria, ammiraglio di Carlo V,
fu attaccata da quella turca, comandata da Khair ad-Dīn, detto Barbarossa.
Dopo un breve scontro, le navi cristiane si ritirarono verso Corfù e
nell'inseguimento persero alcune unità di retroguardia. Tale successo, se
pur di piccole proporzioni, ebbe come conseguenza l'egemonia navale turca nel
Mediterraneo fino alla battaglia di Lepanto. ║
Nomo di P. (1.036
kmq; 57.600 ab.): si estende nella sezione meridionali dell'Epiro, su terreni
collinari che affacciano ad Ovest sul Mar Ionio, a Sud e ad Est sul Golfo di
Arta. La provincia è attraversata da due fiumi, a carattere torrentizio,
Louros e Achéron. L'economia si basa sull'agricoltura (cerali, agrumi,
olive). L'attività peschereccia fa capo al porto di
P.