Relativo all'arte corinzia più antica (secc. VIII-VII a.C.). ║
Vasi p.: vasi rinvenuti in molte località della Grecia, della
Sicilia, della Magna Grecia e dell'Etruria, attribuibili a una produzione
sviluppatasi a Corinto, Argo, Sicione e in altri centri del Peloponneso
nord-orientale in un periodo compreso tra l'800 e il 650 a.C. Gli studiosi hanno
distinto alcune fasi nello sviluppo del
p.:
p. arcaico (730-700
a.C.),
p. medio (700-650 a.C.),
p. tardo (650-640 circa a.C.). La
ceramica
p. comprende vasi di piccole dimensioni destinati a contenere
olio o pomate odorose; presentano fondo di argilla di color giallo pallido,
decorazione molto raffinata, a vernice bruna, e forme assai varie (ariballi,
vasi a pera, a globo, pissidi, vasetti configurati a forma di volto umano o di
animale, ecc.). Nel periodo più antico, la decorazione è a
carattere geometrico, poi compaiono motivi orientaleggianti: rosette, fiori di
loto, palme, sfingi, quadrupedi, temi di caccia alla lepre, figure umane molto
stilizzate; nel periodo più recente sono frequenti le scene figurate
anche di carattere mitico, battaglie, corse di cavalieri, rappresentazioni
mitiche come il giudizio di Paride, la Centauromachia. L'estrema eleganza della
forma e della decorazione, resa più suggestiva dalle piccole dimensioni,
spiega la larghissima diffusione che la ceramica prodotta a Corinto ebbe in
tutto il mondo greco. Tra i vasi più noti, un ariballo del Museo di
Boston, che per la prima volta nella ceramica greca porta il nome del suo
autore, Pirro; l'ariballo di Mc Millan (Londra, British Museum); l'oinochoe
Chigi (Museo di villa Giulia, Roma) decorato con la scena mitica del giudizio di
Paride.