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Primitivo.

Ciò che è proprio di un periodo di tempo anteriore a quello attuale; comunemente, ciò che è relativo o proprio delle origini. • Med. - Di processo che si inizia nella sede in cui si manifesta: tumore p., del polmone o del fegato, contrapposto a tumore metastatico. Qualche volta anche col significato di essenziale o idiopatico. • Biol. - Detto di un organismo, di un organo o di un carattere che si ammette sia comparso nella filogenesi prima di altri organismi, organi o caratteri, che si dicono derivati. • Ling. - Nome p.: che non si è sviluppato da un altro, per alterazione o per derivazione. • Etn. - Sostantivo (oggi di scarsa diffusione), usato soprattutto al plurale, indicante gruppi etnici extraeuropei, caratterizzati da forme di civiltà e di vita considerate arcaiche rispetto ad altre più progredite. Introdotto in etnologia dagli evoluzionisti del XIX sec., il termine ha come presupposto un'ideologia della storia che considera le società, come entità tutte caratterizzate da un unico processo di sviluppo lineare (che porta a una "complessità" sempre maggiore) e ritiene che alcune popolazioni siano i testimoni fossili di periodi antichissimi dell'evoluzione umana. ║ Con riferimento alle teorie evoluzionistiche del XIX sec., l'aggettivo p. (oggi poco usato) viene impiegato per indicare manifestazioni e costumi di popolazioni non occidentali che vengono ritenuti arcaici nei confronti di altri più progrediti. • Mat. - Algebra p.: ogni algebra divisoria, tale cioè che in essa le equazioni ax = b; ya = b, con a, b elementi qualsiasi non nulli dell'algebra, siano univocamente risolubili. ║ Concetto p. o idea p.: concetto non riducibile ad altri più semplici e pertanto non suscettibile di definizione che non sia intuitiva o implicita. ║ Gruppo p.: è così detto un gruppo transitivo di sostituzioni su n elementi (tale cioè che ognuno degli n elementi sia portato in qualsiasi altro da qualche operazione del gruppo), quando non è possibile ripartire gli n elementi in sistemi contenenti ciascuno un ugual numero di elementi, in modo che ogni singola trasformazione del gruppo o lasci ciascun elemento nel suo sistema, oppure porti simultaneamente gli elementi di ogni sistema in quelli di un altro. ║ Numerazione p.: sistema di numerazione che rappresenta ogni numero con la ripetizione del segno che corrisponde all'unità, tante volte quante è il numero da rappresentare. ║ Radice p. n-ma dell'unità: ogni radice n-ma dell'unità, nel campo complesso, che non sia radice di indice minore di n, cioè ogni numero complesso z per cui valga zn = 1, ma non zm = 1 con m < n. • Mecc. - Superfici p.: nel moto relativo di due corpi rigidi, in particolare di due ruote dentate, luoghi geometrici descritti dall'asse di istantanea rotazione. Tali superfici rotolano senza strisciare l'una sull'altra e riproducono pertanto il moto relativo dei due corpi. ║ Curve p.: traiettorie polari del moto relativo tra gli elementi di una coppia cinematica piana, ovvero intersezione di superfici p. con piani ortogonali al loro asse. • Arte - Sono detti p. quegli artisti (pittori e scultori) che precedettero la piena fioritura del Rinascimento. Il termine, usato per la prima volta in Francia in epoca romantica, alludeva a quanto di puro, di ingenuo, di non corrotto si poteva trovare nell'arte dei secc. XIII, XIV, XV; oggi viene usato in Italia più raramente, con limiti cronologici più ristretti, oppure è applicato a quel genere di arte ingenua che in Francia prende il nome di naïf. • Agric. - Denominazione di un vitigno pugliese a maturazione precoce; con lo stesso termine si indica anche il vino da esso ricavato. Ne esistono alcune varietà diverse, tra cui quella chiamata p. di Gioia, diffusa soprattutto nella zona intorno a Gioia del Colle, in provincia di Bari. Il vino, a 15-17° di alcool, è da taglio, di intenso color rosso e assai profumato.