(dal latino
predicare: celebrare, lodare, predicare, affermare). Che si
può predicare. ║ Ant. - Che può costituire tema di predica
religiosa. ║ Latinismo, per lodevole, encomiabile. • Filos. - Tutto
ciò che può essere predicato intorno a un soggetto. ║ Al
plurale, in senso sostantivato, traduzione latina del greco
kategoroúmena, usato da Aristotele e dai suoi commentatori. Nei
Topici Aristotele aveva trattato delle nozioni di
accidente, genere,
proprio e
definizione (i
p. appunto), definendoli come
ciò che "ogni premessa e ogni problema manifestano o
designano". Nella tradizione latina, tuttavia, il termine fu utilizzato
soprattutto in riferimento alla teoria esposta da Porfirio
nell'
Isagoghé, in cui alla lista dei
p. aristotelici si
aggiungeva la
specie, mentre la
definizione veniva sostituita
dalla
differenza. I
p., opposti alle categorie (dette anche
predicamenti), indicano ogni tipo di predicazione possibile: ogni
proposizione, infatti, afferma di un soggetto una proprietà accidentale
(
Socrate è bianco), o un genere (
Socrate è uomo), o
un proprio (
l'uomo è l'animale dotato di parola) o una definizione
(
l'uomo è un animale razionale). Nella filosofia moderna il
termine è stato riproposto da Kant nella
Critica della ragion
pura, per indicare i concetti puri (ma derivati) dell'intelletto, che
possono essere dedotti a priori dalle categorie: per esempio dalla categoria
della causalità possono essere dedotti i
p. della forza,
dell'azione e della passione.