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Politonalità.

L'uso simultaneo di due o più tonalità. ║ Fig. - Coesistenza in un'opera letteraria di più livelli di tono o di stile. • Mus. - La p. presuppone la capacità di percepire distintamente la posizione tonale di ognuna delle parti polifoniche anche nell'insieme del loro effetto complessivo. Essa si contrappone quindi all'atonalità, nella quale, anziché la sovrapposizione di più linee tonali, si ha la negazione dei principi della tonalità. L'uso della p. è proprio delle composizioni del Novecento, ma i suoi fondamenti risalgono a tempi molto più antichi e si possono rintracciare, ad esempio, negli organa medioevali a quinte parallele, nei quali le due voci eseguono simultaneamente la stessa melodia in toni diversi, e nelle cadenze dell'Ars nova a due sensibili, per la tonica e per la quinta. Anche nel Settecento, in Bach, si trovano episodiche sovrapposizioni di tonalità. Tuttavia solo nel Novecento la p. assunse l'importanza di una vera e propria tecnica, differenziandosi in p. armonica e contrappuntistica. La prima, fondata sulla commistione di modi e toni, fu impiegata da molti musicisti; la p. contrappuntistica, che giunge comunque a un risultato armonico, procede da una sovrapposizione di parti appartenenti a diverse tonalità.