Chim. - Polimero, detto anche
polifenilenetere, costituito da anelli
fenilici legati da ponti di ossigeno. Gli anelli della catena possono contenere
anche sostituenti quali gruppi metilici o atomi di alogeno, la cui presenza
provoca alterazioni nelle proprietà del materiale. I
p. possono
derivare dalla polimerizzazione ossidativa dei corrispondenti prodotti fenolici
o dalla policondensazione dei corrispondenti parabromofenati alcalini; in
entrambi i casi sono necessari dei catalizzatori della reazione, che possono
essere rispettivamente un sale di rame complessato con un'ammina o del rame
metallico in soluzione di piridina. Tra i
p. il più utilizzato
è il poli-2,6-dimetil-
p-fenilossido, rappresentato dalla
formula:

Per le sue doti di resistenza
meccanica a trazione (70 N/mm
2), di resistenza alle basse e alle alte
temperature (punto di infragilimento: -170 °C; temperatura di transizione
vetrosa: 208 °C), di durezza e di resilienza, questo materiale
termoplastico è utilizzato nell'industria automobilistica (per parti a
contatto del motore), chimica (per tubi, valvole e pompe), in elettrotecnica
(per isolamento di cavi e portacontatti) e per la fabbricazione di articoli
sanitari.