(dal greco
pleurá: fianco). Nell'uomo e in altri mammiferi, ognuna
delle membrane sierose che rivestono le
cavità pleurali o
pleuriche. • Anat. - Nell'uomo, ogni
p., ripiegandosi su se
stessa in corrispondenza dell'ilo polmonare, risulta costituita da due
foglietti: il più interno, o
p. viscerale, è connesso alla
superficie del polmone, mentre l'esterno, o
p. parietale, tappezza le
pareti interne della cassa toracica. In relazione ai suoi rapporti con le altre
formazioni, la
p. parietale viene distinta in tre porzioni:
p.
costosternale,
p. diaframmatica e
p. mediastinica. Fra i due
foglietti pleurici si trova una cavità virtuale, il
cavo pleurico,
contenente una modesta quantità di liquido sieroso (
liquido
pleurico). Nella
p. si individuano inoltre uno strato di endotelio,
detto
mesotelio (che costituisce la superficie rivolta verso il cavo
pleurico), e uno strato di tessuto connettivo fibroso ricco di fibre elastiche.
Oltre a facilitare lo scorrimento del polmone sulle pareti toraciche, la
p. coopera alla realizzazione degli atti respiratori. Infatti, durante la
dilatazione della cavità toracica, provocata dall'azione dei muscoli
inspiratori, la
p. parietale effettua sul cavo pleurico una pressione
negativa, rapidamente compensata dall'espansione del polmone, che può
quindi assumere aria dall'esterno. • Anat. comp. - Nei mammiferi, la
cavità generale del corpo, o splancnocele, risulta divisa dal diaframma
in una parte anteriore e in una posteriore. La cavità anteriore (o
toracica) si suddivide a sua volta in due cavità pleuriche che circondano
i polmoni, mentre la cavità posteriore (o peritoneale) racchiude gli
intestini e gli altri visceri. Durante lo sviluppo, i polmoni crescono in
lunghezza e le cavità pleuriche si estendono dapprima lateralmente al
pericardio, poi ventralmente, accostandosi l'una all'altra, ma restando separate
per mezzo delle rispettive pareti mediali, che insieme costituiscono una
struttura mesenterica, il mediastino. ║ Negli altri vertebrati polmonati,
le
p. rivestono, nella maggioranza dei casi, l'intera superficie dei
polmoni. ║ Negli artropodi, si chiamano
p. le porzioni di tegumento
che uniscono in ogni metamero il tergite (o noto) dorsale allo sternite,
ventrale. Da queste
p. derivano, negli artropodi filogeneticamente
più antichi, le placche pleurali, pieghe del tegumento poi probabilmente
sviluppatesi in ali. • Patol. - La penetrazione di aria nella
cavità pleurica (
pneumotorace traumatico), in conseguenza di
ferite alla gabbia toracica, lede la
p., provocando alterazioni della
meccanica respiratoria. Se la ferita interessa anche altri organi contenenti
liquidi organici, questi possono riversarsi nella
p. e dar luogo a
emotorace o chilotorace. Con una certa frequenza si producono in sede pleurica
versamenti, processi flogistici (pleuriti) di varia natura e tumori, nella
maggior parte dei casi maligni, primitivi (mesoteliomi) o metastatici.