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Plecòtteri.

Ordine di insetti pterigoti, comunemente detti perlari, ampiamente diffusi e comprendenti circa 2.000 specie, di cui meno di una decina presenti anche in Italia, come la Nemoura variegata e la Perla maxima. All'ordine dei p. appartengono forme di piccole e medie dimensioni (lunghezza tra i 4 e i 40 mm e apertura alare sino a 54 mm). Il corpo, allungato e piuttosto depresso, privo di formazioni pilifere, presenta esoscheletro morbido. Il capo, di piccole dimensioni, risulta leggermente dilatato in senso trasversale. Davanti agli occhi composti (gli ocelli sono di norma tre, ma possono ridursi o mancare affatto) si impiantano le antenne sottili, pluriarticolate e setolose. L'apparato boccale è di tipo masticatore, ma le mandibole appaiono ridotte o mancanti in alcuni casi, perché molti di questi insetti allo stato adulto non si alimentano. Le zampe sono abbastanza sviluppate e simili tra loro. Delle due paia di ali, membranose, caratterizzate da una rilevante presenza di nervature longitudinali, le anteriori (o mesotoraciche) sono più lunghe e più strette delle posteriori (metatoraciche). Il volo dei p., che muovono le ali anteriori e posteriori indipendentemente le une dalle altre, è molto goffo. Lo sviluppo delle ali, in posizione di riposo ripiegate orizzontalmente sull'addome, varia, ma di solito è maggiore nelle femmine. I p. vivono ove si trovi vegetazione adulta, presso i corsi d'acqua; si cibano di liquidi o di sostanze vegetali; in varie specie gli adulti non si alimentano e muoiono poco dopo la riproduzione. Gli accoppiamenti avvengono durante il volo, o sul terreno, o sulla vegetazione; le uova vengono lasciate cadere dalle femmine in volo. Le larve dei p. (neanidi) sono acquatiche, provviste di tracheobranchie; somigliano agli adulti, da cui si differenziano per la mancanza delle ali e per il fatto che si nutrono anche di piccole prede (larve di altri insetti acquatici, crostacei, anellidi, protozoi), oltre che di sostanze vegetali. Lasciata l'acqua al momento della muta preimmaginale, le larve si portano sulle sponde per trasformarsi in adulti.