(dal latino
planeta: pianeta). Apparecchio ottico in grado di riprodurre,
mediante proiezione, il moto e la disposizione delle costellazioni e dei pianeti
su una cupola raffigurante la volta celeste. ║ Per estens. -
L'edificio che ospita l'apparecchio di proiezione. • Encicl. -
Il primo modello di
p. risalirebbe ad Archimede: una semisfera, messa in
movimento da un motore ad acqua, sulla quale erano rappresentate le stelle,
mentre al suo interno trovavano posto i pianeti. Nel corso dei secoli i
p. furono realizzati come cavità in grado di ospitare delle
persone; famoso rimane il
p. del duca Federico III di Holstein (1644), in
grado di contenere otto persone. In età moderna il più noto
p., a cui si ispirarono i successivi, fu quello ideato da W. Bauersfeld e
realizzato nel 1923 dalla C. Zeiss di Jena. Costituito da due sfere contenenti
numerosi proiettori in grado di raffigurare la volta celeste quale appare in un
determinato punto della superficie terrestre, e azionato da motori elettrici per
lo spostamento dei fasci di proiezione secondo il moto proprio degli astri, era
collocato, allora come adesso, all'interno di una sala a volta emisferica.
Un meccanismo del genere consente di simulare anche gli spostamenti in
latitudine, riproducendo tutti i fenomeni astronomici osservabili da qualunque
punto della superficie terrestre.