(o
petrologìa; o
litologìa). Scienza che studia i
processi di formazione e di trasformazione delle rocce (petrogenesi), la loro
natura chimica e mineralogica (petrochimica), ecc. Della
p. fanno parte
la
p. strutturale, che studia i rapporti fra l'isorientamento di alcuni
componenti e determinate caratteristiche macroscopiche delle rocce e la
p.
tettonica, che individua i fenomeni tettonici subiti dalla roccia in esame.
• Encicl. - La
p., strettamente legata alla mineralogia e alla
geologia, cominciò ad affermarsi nella seconda metà del XVIII
sec., quando si accese la polemica tra nettunisti e plutonisti; si utilizzavano
allora ricerche per via chimica. Tuttavia, mancavano quasi totalmente indagini
sperimentali e solo nel 1815, grazie a P.-L. Cordier, si cominciarono ad
analizzare al microscopio polveri litoidi, giungendo all'identificazione di
qualche minerale. Il vero inizio della
p. va posto però verso la
metà del XIX sec. quando l'inglese H.C. Sorby utilizzò il
microscopio polarizzatore per l'esame di sezioni sottili di rocce (graniti,
marmi). L'uso del microscopio polarizzatore si diffuse rapidamente, dando vita
alle prime scuole a indirizzo petrografico: in Germania (1863), in Francia
(1879) e nei Paesi scandinavi (inizi del Novecento). Nacque una
p.
prettamente descrittiva che tralasciava però i problemi di ordine
genetico. Questi acquistarono importanza quando si sentì la
necessità di appurare l'origine delle masse silicatiche fuse di
ambientazione profonda. Si riscoprirono le indagini per via chimica e grazie
alla pubblicazione delle opere di W.C. Brögger e A. Osann si diffusero i
metodi di calcolo petrochimico. Altro contributo fondamentale è stato
quello dato dalle indagini sperimentali di N.L. Bowen, che per primo riprodusse
in laboratorio l'ordine di segregazione dei minerali delle rocce ignee. A O.F.
Tuttle, J.R. Schirer, H.S. Yoder si deve invece la realizzazione di sistemi
termodinamici simili a quelli che in natura sovrastano la genesi delle rocce.
Questa è stata la linea seguita dalla moderna
p. che si è
andata progressivamente occupando dei problemi legati alle trasformazioni
idrotermali, ai processi metamorfici e di anatessi, alla natura dei magmi.
Infine, l'introduzione di apparecchiature sofisticate ha favorito questi nuovi
campi di indagine sostituendo nuove metodologie a quelle di tipo classico.