L'essere permeabile; proprietà di alcuni corpi di lasciarsi attraversare
o penetrare da liquidi o gas. • Agr. - La
p. del terreno all'aria e
all'acqua è strettamente legata alla sua sofficità e dipende dalla
grana e dalla struttura del terreno stesso. Agenti atmosferici quali gelo e
disgelo, siccità e umidità favoriscono la
p., in quanto
facilitano la coagulazione dei colloidi, mentre essa risulta danneggiata dalle
precipitazioni; sembra inoltre che anche le sostanze organiche e la presenza di
humus maturo abbiano un effetto positivo. Il grado di
p. di un
determinato terreno si ricava dalla velocità di infiltrazione dell'acqua
di percolazione e può essere calcolata utilizzando diversi metodi. La
p. è una caratteristica decisiva per lo sviluppo delle piante
coltivate, poiché essa permette la circolazione di aria e acqua nel
terreno, favorisce lo sviluppo dei microbi utili e la respirazione delle radici.
• Geol. -
P. delle rocce: proprietà delle rocce di lasciar
penetrare l'acqua per gravità. Il grado di
p. delle rocce dipende
da numerosi fattori (dimensioni e forma delle rocce stesse, caratteristiche
fisiche dell'acqua filtrante, frequenza dei vacui aperti nella roccia, ecc.). La
p. è calcolabile in base alla velocità di infiltrazione
dell'acqua di percolazione e può essere misurata in laboratorio mediante
appositi strumenti, detti
permeametri. Si distinguono una
p. in
piccolo, tipica di rocce con vacui di piccole dimensioni, e una
p. in
grande, che si verifica in rocce con alta porosità dovuta però
a cause, quali fratture o fessurazioni. • Biol. -
P. cellulare:
nonostante esistano notevoli differenze di composizione chimica fra citoplasma e
ambiente extracellulare, tra di essi si verifica un continuo scambio di
materiali organici e inorganici; tale processo, che deve garantire la costanza
dei componenti intracellulari, è regolato dalla presenza e dall'azione
della membrana plasmatica che circonda il citoplasma
(V. anche MEMBRANA).
I processi di
p. sono di vario tipo: diffusione e diffusione facilitata
(entrambi senza dispendio di energia), oppure trasporto attivo (fenomeno che
richiede un apporto energetico). La
diffusione è un processo nel
quale il passaggio della sostanza attraverso la membrana è causato dalla
differenza di concentrazione ai due lati della membrana stessa; la
diffusione
facilitata è un caso particolare di diffusione nella quale, oltre un
certo gradiente di concentrazione, si assiste a un fenomeno di saturazione. Il
trasporto attivo, infine, trae energia dalla normale attività
metabolica delle cellule, dalla quale trae energia. ║
P. capillare:
l'endotelio dei vasi capillari permette scambi gassosi e umorali (di ossigeno,
anidride carbonica, acqua, glucosio, ecc.) con il liquido interstiziale dei
tessuti. Alcune affezioni patologiche possono comportare un'alterazione della
p. dei capillari rilevabile tramite speciali prove di
p.
capillare. • Fis. -
P. magnetica: parametro utilizzato per
descrivere il comportamento di un materiale all'interno di un campo magnetico.
È dato dal rapporto tra induzione magnetica B, prodotta nel materiale dal
campo magnetico, e l'intensità H del campo stesso. Si parla in questo
caso più precisamente di
p. assoluta (µ), il cui valore
è espresso nell'unità di misura henry/m (H/m). Si definisce invece
p. relativa (µ
r) il numero ottenuto dal rapporto tra la
p. assoluta e la
p. (µ
0) del vuoto, che per
definizione è pari a 12,56·10
-7 H/m. I valori della
p. relativa delle sostanze che si incontrano in natura generalmente si
discostano di poco dall'unità: se µ
r < 1 i materiali
vengono detti
diamagnetici; se µ
r > 1 vengono detti
paramagnetici; sono chiamati invece
ferromagnetici quei materiali
che hanno µ
r molto grande e variabile in funzione di
H.
• Ind. tess. - Proprietà delle fibre tessili di assorbire sostanze
liquide, che facilita i processi di lavaggio e di tintura. Talvolta, se si
ritiene necessario privare la fibra di tale proprietà, si procede a
impermeabilizzazione.