Voce russa: il valico. Gruppo letterario russo, sorto a Mosca nel 1923 e
mantenutosi attivo fino al 1932. Inizialmente esiguo da un punto di vista
numerico, utilizzò come organo divulgativo della propria poetica e della
produzione dei suoi membri una serie di almanacchi, dal cui titolo derivò
il suo stesso nome; furono pubblicati sei numeri tra il 1924 al 1928, che
contribuirono ad ampliare progressivamente il numero degli aderenti. Quando nel
1927 fu diffuso il manifesto di
P. in difesa dei valori estetici della
letteratura, i firmatari erano circa una sessantina, tra cui Prišvin,
Kataev, Pavlenko, Bagrickij, Barsukov e Sletov. Alla base della teoria artistica
del movimento erano, in parziale polemica con i principi del razionalismo dei
costruttivisti, i concetti di intuitivismo e di atto creativo, che rendevano
l'arte un fatto immediato e affrancato dalla tutela di strutture culturali
più o meno complesse. Tale posizione risultò però in
contrasto con la linea adottata dalla letteratura sovietica ufficiale,
sicché il gruppo, che raccolse critiche sempre più ostili,
finì con lo sciogliersi.