Mit. - Nella mitologia greca, la fedele moglie di Ulisse, figlia di Icario di
Sparta e della ninfa Peribea. Il suo nome, sia pure di origine incerta, potrebbe
derivare dalla parola
penelóps, anitra, uccello dall'elevato
valore simbolico nell'ambito della cultura greca. Nell'
Odissea si narra
la storia di come, durante la lunga assenza del marito in seguito alla guerra di
Troia, molti giovani nobili di Itaca e delle isole vicine, i Proci, fossero
divenuti suoi pretendenti. Per liberarsi di loro
P. escogitò un
espediente, dichiarandosi pronta a contrarre un nuovo matrimonio solo quando
avesse terminato di tessere il lenzuolo funebre per Laerte, il padre di Ulisse.
Ogni notte, per ben tre anni,
P. disfece quanto aveva tessuto durante il
giorno, al fine di rimandare quanto più possibile le nuove nozze. Tradita
da una delle sue ancelle, complice dei pretendenti, la moglie di Ulisse si vide
infine costretta a fissare una data per la scelta del nuovo sposo. Consigliata
da Atena,
P. propose ai Proci una sfida, promettendo che avrebbe sposato
chi fra loro fosse riuscito a utilizzare l'arco del marito lanciando una freccia
attraverso dei piccoli anelli. La vittoria di Ulisse, presentatosi alla gara
sotto mentite spoglie, e la successiva strage dei Proci costituiscono la
conclusione della vicenda. ║ Per antonomasia, moglie paziente e fedele al
marito. ║ Fig. -
Tela di P.: lavoro, opera che non ha mai
termine.