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Pelàgico.

(dal greco pelagicós, der. di pélagos: mare). Proprio del pelago, cioè del mare aperto. ║ Zona p., dominio p.: in oceanografia, la regione del mare aperto non ben determinata né in senso orizzontale né in senso verticale. Generalmente è la zona oltre il margine esterno della piattaforma continentale. • Zool. - Fauna p.: è costituita dall'insieme degli animali che abitano la regione p. (fino al limite di questa si ha la fauna neritica o fauna costiera) e che vivono indipendenti dal fondo e dalle coste, in balia delle correnti. La regione p. si divide in tre settori: la zona p. che va dalla superficie del mare ai 200-250 m di profondità; la zona mesopelagica, dai 200-250 m ai 500 m di profondità, e la zona batipelagica, oltre i 500 m di profondità. La regione p. si differenzia notevolmente da quella litorale per le condizioni di intensità e di qualità della luce e per la temperatura. Diverse sono anche le condizioni della salinità e quelle dovute all'effetto dei moti del mare. Il plancton è costituito da organismi vegetali e animali di dimensioni minutissime; il diminuire dell'intensità luminosa, con la profondità, fa sì che nella regione p. non esistano piante verdi (a clorofilla), che costituiscono invece il plancton vegetale o fitoplancton delle zone marine superficiali. Le caratteristiche tipiche degli animali p. sono la trasparenza del corpo e la forte idratazione dei tessuti, in modo da possedere una densità simile a quella dell'acqua di mare e poter galleggiare con facilità. Il galleggiamento è favorito anche dalla presenza di bolle di gas o appendici ed espansioni del corpo. Gli organismi p. hanno in genere colorazioni azzurre (meduse, stifonofori) e sono per lo più stenoalini e stenotermi. Oltre agli animali che galleggiano nell'acqua, fanno parte della fauna p. anche nuotatori attivi (che formano il cosiddetto necton) come i cefalopodi, i cetacei, i clupeidi, gli scomberoidi. Si noti però che il tipo di fauna p. può variare notevolmente da regione a regione geografica. Per esempio, la vita planctonica è scarsa nelle regioni tropicali, mentre aumenta avvicinandosi ai mari freddi. Anche nel mare aperto ci sono "isole" d'acqua marina, dove vivono individui propri delle acque costiere; si formano cioè dei veri "distretti faunistici litoranei". Ne è un esempio il Mar dei Sargassi dove, tra i cespugli di alghe, vivono animali che nulla hanno a che fare con la regione p. Oltre i 1.000 m, dove non arrivano più radiazioni luminose, vive un insieme di animali che formano il plancton bentonico (o plancton abissale). A seconda delle dimensioni dei vari componenti del plancton, questo si suddivide in microplancton (organismi microscopici); in nannoplancton (organismi ben visibili anche ad occhio nudo, ma pur sempre molto piccoli); in macroplancton (organismi anche di considerevoli dimensioni, come certi sifonofori, alcune meduse, ecc.). Il plancton viene anche detto plancton intermittente quando gli organismi che lo compongono conducono vita p. soltanto per un periodo; plancton permanente quando gli organismi vivono sospesi nell'acqua per tutta la vita.