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Peloponnesìaco.

Appartenente, proprio del Peloponneso. Abitante o nativo del Peloponneso. • St. - Lega p.: locuzione con cui, in età moderna, venne indicato il sodalizio politico-militare, com'era definito dai Greci, "degli Spartani e dei loro alleati". Nel corso del VI sec. a.C., attraverso una dinamica di avvenimenti tuttora parzialmente oscura, Sparta istituì un organismo politico caratterizzato non come lega di tipo federale, ma come alleanza permanente, la cui prima riunione attestata avvenne nel 506 a.C. Si trattò della più duratura e più influente alleanza politica e militare in ambito greco e la sua esistenza comportò significativi assestamenti nella politica interna degli Stati membri. Il Governo spartano, infatti, determinò in ogni Stato il rafforzamento della componente aristocratica; ricevettero duri attacchi le democrazie e le tirannidi, sempre contraddistinte dall'obiettivo di garantire benefici alla plebe e pertanto fortemente motivate all'espansione territoriale e commerciale. Concepita come strumento di difesa dagli Argivi, che minacciavano seriamente la supremazia di Sparta nel Peloponneso, la lega p. assunse anche una funzione di coordinamento politico. Vi aderirono progressivamente tutti gli Stati del Peloponneso non direttamente dominati da Sparta, salvo Argo e le città dell'Acaia. Predominavano le città dell'Arcadia Mantinea e Tegea, cui si aggiunsero Corinto, Fliunte, Sicione, Megara ed Elide. Attorno al 490 a.C., in vista di una probabile occupazione persiana, si aggiunsero anche Atene ed Egina. Nel corso della seconda guerra contro i Persiani (480 a.C.), le isole dell'Egeo si unirono alla lega, effettiva vincitrice. La definitiva sconfitta dell'esercito persiano (477 a.C.) comportò il ritiro di Sparta dalla guerra; Atene e le città ioniche, rotta l'alleanza, costituirono la prima lega delio-attica, cui, in occasione della guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) aderirono gli Achei e i Focesi. Tuttavia Atene fu sconfitta e molti dei suoi alleati furono costretti a rientrare nella lega p., che risultò nuovamente compromessa nel 394 a.C., dopo la sconfitta inferta a Sparta dai Persiani. Nel 382 a.C. si ebbe l'aggregazione della Locride e della Beozia; quest'ultima, distaccandosi nel 378 a.C., innescò un irreversibile processo di disgregazione. Inoltre, le campagne di Epaminonda nel Peloponneso (369 e 368 a.C.) provocarono la ribellione dell'Arcadia e dell'Elide, i due membri più autorevoli della lega p. Nel 366 a.C. i rimanenti Stati alleati firmarono trattati di pace indipendentemente dalle direttive di Sparta che, ormai destabilizzata, subì lo scioglimento della lega p. e passò a sottoscrivere nuovi accordi e alleanze su basi paritarie.