Grammatico e filosofo indiano. La tradizione indiana gli attribuisce il
Mahâbhâsya (Grande commentario), un trattato grammaticale in
sanscrito composto tra il II e il I sec. a.C., quale commento ai
sûtra della celebre grammatica sanscrita di Pânini, vista
attraverso l'opera di un precedente commentatore, Kâtyâyana (III
sec. a.C.). Allo stesso autore è attribuito anche lo
Yogasûtra (Aforismi dello yoga), testo fondamentale della dottrina
yoga. La moderna critica tende oggi a distinguere in queste opere due autori
diversi e di epoche differenti, che sarebbero stati associati per effetto
dell'omonimia (II-I sec. a.C.).