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Pastorìzia.

Attività umana consistente nell'allevare e nutrire il bestiame, utilizzando i pascoli, e nello sfruttare i suoi prodotti. È una delle più antiche attività dell'uomo, preceduta nel tempo solo dalla caccia e dalla pesca. Si pratica in particolare su specie animali erbivore originarie delle zone temperate. • Encicl. - La p. deve il suo inizio alla necessità di mantenere gli spostamenti stagionali del bestiame (inizialmente pecore e capre). Fino all'avvento dell'agricoltura, dunque, le tribù di pastori erano nomadi; quando un pascolo era esaurito si spostavano per trovarne di nuovi, sfruttando la vegetazione spontanea. In Italia, nei primi anni del XX sec., era diffusa la p. fissa (mandrie e greggi di notevole consistenza aventi sede permanente), largamente praticata nella maremma toscana e nell'agro pontino; successivamente, con la bonifica e la trasformazione in colture agrarie di vastissime zone, il numero dei pascoli e la loro estensione subirono una diminuzione sostanziosa, riducendo l'area della p. fissa a quelle zone di collina o di pianura (specie nell'Italia meridionale e nelle isole) non adatte o non preparate alle colture. Si sviluppò, invece, in maggior misura la cosiddetta p. mobile secondo la quale, in rapporto alle stagioni, il bestiame subisce dei regolari spostamenti di sede. Questo tipo di p. era rappresentata dalla transumanza (spostamenti di greggi o mandrie lungo sentieri erbosi detti tratturi anche in sedi molto lontane da quelle di origine), particolarmente praticata in Abruzzo, in Lazio e in molte zone dell'Italia meridionale. Anche l'alpeggio, tuttora in uso, è una forma di p. mobile e consiste in un rapido spostamento degli animali dal fondo valle, o dalla pianura, fino ai pascoli di alta montagna, eventualmente preceduto o seguito, nelle economie valligiane, da una sosta a quote variabili tra gli 800 e i 1.300 m s/m. Tali spostamenti hanno il duplice scopo di rinvigorire gli animali, soprattutto quelli giovani, sia con il movimento sia con i pascoli montani, e di dare la possibilità ai pascoli di pianura di reintegrarsi. Oggi la necessità dell'alpeggio viene meno grazie alla somministrazione di mangimi in caso di scarsità di foraggio. Attualmente si riscontrano ancora esempi di p. primordiale in Asia (tra i popoli mongoli e kirghisi) o in Europa (presso i Lapponi), ma in generale l'odierna p. conosce la coesistenza di tecniche moderne (come, per esempio, la selezione delle razze animali) con linee tradizionali di allevamento.