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Partenogènesi.

Biol. - Tipo di riproduzione sessuale in cui l'uovo si sviluppa senza essere stato fecondato dallo spermatozoo. Il termine fu coniato da Richard Owen, zoologo inglese, nel 1849. La p. può riguardare sia il mondo vegetale, sia quello animale, e verificarsi naturalmente, o in seguito a stimolazioni sperimentali. Si possono distinguere diversi tipi di p.P. facoltativa: l'uovo è in grado di svilupparsi con o senza fecondazione. È il caso dell'ape regina che depone uova fecondate, da cui nasceranno le future regine e operaie, e non fecondate, da cui nasceranno i maschi. ║ P. accidentale: si verifica, in via eccezionale, in specie che si riproducono con normale fecondazione dell'uovo, come nel caso dei bachi da seta. In rapporto al sesso la p. può essere arrenotoca (dà origine solo a maschi), telitoca (dà origine solo a femmine), deuterotoca (sono possibili entrambi i sessi). ║ P. ameiotica: la divisione cellulare, o meiosi, è assente, completamente o in misura parziale. ║ P. meiotica: i primi stadi della meiosi sono normali e la diploidizzazione dell'uovo si realizza attraverso meccanismi diversi. ║ P. geografica: una medesima specie è partenogenetica in alcune regioni e amfigamica in altre. ║ Ginogenesi: tipo particolare di p., in cui lo spermio penetra nell'uovo, ma ne viene poi espulso. ║ Pedogenesi: riproduzione partenogenetica di individui allo stadio larvale che generano altre larve. ║ P. sperimentale: consiste nel sostituire all'azione stimolante dello spermatozoo agenti artificiali fisici, chimici e biologici; fu ottenuta per la prima volta da A. Tichomirov (1866), trattando uova non fecondate del baco da seta con una soluzione di acido solforico.