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Parità.

L'essere pari, l'equivalenza tra due o più cose. • Econ. - P. aurea: valore in oro del biglietto (o della moneta) fissato ufficialmente. ║ P. monetaria: rapporto fra il valore di due unità monetarie di Paesi differenti. Si distingue in p. legale o teorica, se tale rapporto dipende dalle leggi monetarie dei Paesi in cui hanno corso le monete, e in p. reale, pratica o commerciale, se il rapporto si scosta da quello teorico per effetto, ad esempio, di variazioni del valore dell'oro nelle due piazze. ║ P. dei poteri d'acquisto: nell'ambito della teoria dell'economista G. Cassel, il tasso di cambio di equilibrio tra le valute di due Paesi, come il rapporto tra i rispettivi livelli generali di prezzo. ║ P. dei tassi di interesse: legame che intercorre tra i tassi di interesse su attività finanziare espresse in valute diverse. • Fis. - In meccanica quantistica, si dice che la funzione d'onda PARIGI01.png (x, y, z), associata ad un sistema, ha p. dispari o negativa, oppure ha p. pari o positiva se, invertendo il segno delle coordinate spaziali, cambia o meno il segno della funzione d'onda. In termini matematici, un sistema quantico ha p. positiva o negativa se la funzione d'onda associata è, rispettivamente, pari o dispari. Indicato con P l'operatore di p., che opera il cambiamento di coordinate consistente nell'inversione rispetto all'origine, si ha dunque: p. pari se P PARIGI01.png (x, y, z,) = PARIGI01.png (-x, -y, -z), p. dispari se P PARIGI01.png (x, y, z) = - PARIGI01.png (-x, -y, -z). È utile osservare che il quadrato del modulo della funzione PARIGI01.png, che rappresenta una densità di probabilità, rimane immutato nei due casi. Una funzione d'onda non ha necessariamente p. definita; tuttavia, se la particella descrive uno stato con momento angolare orbitale l, la p. o disparità del moto dipende dalla p. o disparità di l. Per quanto riguarda sistemi di particelle, come una molecola, un atomo o un nucleo, la p. del sistema dipende da quella delle singole particelle che lo compongono: ciò discende dal fatto che la funzione d'onda del sistema è, almeno approssimativamente, una combinazione lineare dei prodotti delle singole funzioni d'onda. Per molto tempo si era pensato che la legge della conservazione della p. (la p. è invariante per trasformazioni di un sistema isolato in cui avvengano solo processi interni, cioè, in cui non si abbiano emissioni o assorbimenti di particelle) presentasse una validità universale, come le leggi della conservazione della carica o dell'energia totale relativistica; tale conservazione della p. si traduce, in termini fisici, in una sostanziale identità di due oggetti che si possano considerare l'uno come immagine speculare dell'altro. Oggi sappiamo che le leggi fisiche non sono invarianti rispetto alla riflessione spaziale o, in altri termini, che non c'è conservazione della p. Lee e Yang hanno suggerito esperimenti suscettibili di mettere in evidenza questa non conservazione della p., che alcuni risultati sperimentali facevano, invece, supporre; tali esperienze fanno intervenire quantità da misurare per le quali è necessario distinguere tra riferimenti destrorsi e sinistrorsi. È il caso, per esempio, delle grandezze pseudoscalari, che dipendono dalla scelta dell'orientamento del sistema degli assi di riferimento [una grandezza pseudoscalare è il prodotto scalare di un vettore polare (forza, velocità) per un vettore assiale (coppia, momento angolare)]. Le prime esperienze fatte per confermare questa non invarianza si basarono sullo studio delle disintegrazioni beta; le quantità vettoriali che intervengono in un'esperienza sulle disintegrazioni sono il momento cinetico della particella emessa, il momento angolare totale, il suo spin e lo spin della particella che si disintegra: convenienti combinazioni di queste quantità danno le grandezze pseudoscalari oggetto di misura. • Inf. - Condizione per cui il risultato di un'operazione è sempre pari (o sempre dispari). • Telecom. - Il controllo di p. consiste nell'aggiungere a un gruppo di sette bit un ottavo bit (detto di p.) che è 0 o 1, in modo da far sì che la somma degli otto bit sia sempre pari; tale controllo serve come verifica della trasmissione stessa.