Anat. - Ciascuna delle ghiandole a secrezione interna poste vicino alla tiroide.
Le
p. sono comunemente quattro, ma talora nei diversi individui se ne
riscontrano di più e anche la loro posizione varia: è frequente
trovarle in altre regioni del collo o nel mediastino. Le
p. superiori
sono situate dietro alle tiroide, la cui capsula spesso le ricopre, mentre le
p. inferiori si trovano tra i rami dell'arteria tiroidea inferiore. Le
p. misurano 0,5-1 cm, sono ricoperte da una capsula fibrosa e sono
costituite da cellule disposte a cordone. Sono state descritte per la prima
volta nel 1880 da I.V. Sandström, che rilevò come, in alcuni casi,
l'asportazione della tiroide fosse seguita da disturbi particolari (tetania,
ecc.) che non era possibile spiegare con la sola asportazione di questa
ghiandola. •
Fisiol. e Patol. - Dal punto di vista fisiologico le
p. svolgono
con il loro secreto (
paratormone) una funzione regolatrice del
metabolismo dei minerali e, in particolare, del calcio e del fosforo e,
indirettamente, dell'acqua. Nell'uomo, in particolare, grazie alla sintesi e
secrezione del paratormone, le
p. stabilizzano la concentrazione dello
ione calcio sia nel sangue sia in altri liquidi biologici dell'interstizio.
Poiché sembra assodato che le
p. elaborino un solo ormone, una
insufficiente o eccessiva produzione di questo provoca rispettivamente fenomeni
di ipofunzione e di iperfunzione. La chirurgia sperimentale ha permesso di
stabilire le conseguenze dell'asportazione di tutte o di alcune delle
p.
Nel primo caso, le conseguenze sono più o meno rapidamente letali (la
morte sopravviene per spasmi dei muscoli laringei e toracici); l'asportazione
incompleta delle
p. provoca, invece, la comparsa di un deficit funzionale
(ipoparatiroidismo), clinicamente contrassegnato da spasmofilia.