Ramo della biologia che si occupa dello studio dei parassiti, cioè di
quegli organismi viventi che si nutrono e vivono a spese di un animale ospite.
Particolare importanza hanno i parassiti del corpo umano, in quanto causa di
notevoli patologie anche gravi. Data l'importanza di molti organismi come agenti
patogeni e la necessità di studiarne il ciclo vitale e le abitudini per
elaborare efficaci strategie di difesa e di cura, la
p. ha dato origine a
molte discipline autonome. ║
Zooparossitologia: studia i parassiti
animali, e si divide in
protozoologia, che si occupa dello studio dei
protozoi,
elmintologia ed
entomologia. ║
Fitoparassitologia: studia i parassiti di origine fungina e comprende la
batteriologia e la
micologia. ║
Virologia: si occupa
dei virus. ║
Microbiologia: studia i microrganismi, specie quelli
parassiti. •
Encicl. - Alcuni parassiti umani, in particolare vermi, erano noti anche
nell'antichità classica, ma si riteneva che nascessero per generazione
spontanea, e le loro relazioni con alcune malattie non erano ancora chiaramente
individuate. I fondamenti della
p. moderna furono posti nel XVII sec.
dall'italiano F. Redi, il quale fu il primo ad occuparsi scientificamente dello
studio e della descrizione di molti parassiti esterni e interni dell'uomo e di
vari animali domestici e selvatici. Illustre continuatore fu M. Malpighi, che
intuì la natura verminosa della panicatura della carne dei maiali. A.
Vallisneri appurò per primo che i parassiti nascono da uova
precedentemente deposte. Nel XVIII sec. L. Spallanzani dimostrò
definitivamente l'infondatezza del principio della generazione spontanea,
aprendo così la via alla dottrina del contagio. La
p. ebbe il suo
massimo sviluppo nel XIX sec. per opera di studiosi che ricostruirono il ciclo,
spesso complicato, di molti parassiti. A. Bassi fu il primo che chiaramente
enunciò e dimostrò (1841) la possibilità del contagio da
parte di microrganismi, in seguito ampiamente documentato da L. Pasteur. Fra i
più eminenti scienziati italiani impegnati nel campo della
p.
vanno citati A. Dubini, C. Parona, E. Perroncito, G.B. Grassi. Nel corso del XX
sec. l'evoluzione della
p. si è potuta avvalere anche
dell'acquisizione di nuove tecnologie e metodologie di laboratorio, che vanno
dall'impiego della microscopia elettronica all'analisi enzimatica, fino
all'applicazione dell'indagine immunologica, che ha permesso un approfondimento
delle relazioni ospite-parassita. Di particolare interesse, per le implicazioni
economiche e sanitarie, è stato l'approccio ecologico alle infezioni da
parassiti. Grazie ai sistemi di computerizzazione, è infatti risultato
possibile indagare sulla distribuzione territoriale dei parassiti, valutare
l'interazione tra ospiti animali e vegetazione, intervenire con programmi
operativi per contenere la diffusione di varie specie parassitarie.