Capitale (450.668 ab.) dello Stato di Panamá, e capoluogo della provincia
omonima (11.887 kmq; 1.202.000 ab.). • Econ. - La città è un
importante porto commerciale sul Golfo di Panamá, situato a Nord-Est
dello sbocco dell'omonimo canale nell'Oceano Pacifico. Industrie
dell'abbigliamento, delle calzature, dei mobili, alimentari, della birra.
• St. - Fondata nel 1519 dallo spagnolo Pedro Arias de Avila, la
città si sviluppò rapidamente, diventando un porto e un importante
luogo di transito. Fu attaccata più volte dai bucanieri inglesi,
finché nel 1671 Henry Morgan la distrusse radendola al suolo. Nel 1674 la
città fu ricostruita 8 km a Sud-Ovest dell'insediamento precedente da
Alonso Mercado de Villacorta, ma non raggiunse più l'antico prestigio
finché nel 1903 non divenne la capitale del nuovo Stato di Panamá.
La città conserva ancora oggi qualche testimonianza architettonica del
periodo di dominazione spagnola, in particolare la cattedrale, del XVII sec.
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Congresso di P.: promosso da S. Bolivar, riunì (1826)
alcuni Stati dell'America Latina liberatisi dalla dominazione spagnola; vi si
decise una politica di solidarietà e si tentò di fissare i
principi di una collaborazione.