Città (229.000 ab.) della Russia occidentale, capoluogo della provincia
omonima; è posta sul fiume Volhov. È centro economico in fase di
sviluppo, con industrie metallurgiche, calzaturiere, della lavorazione del legno
e della trasformazione di prodotti agricoli. ● St. - Nota per la sua
importanza fin dal IX sec., fu al centro di una vasta regione governata dai
Variaghi, tra cui il prode Rjurik (fondatore di una dinastia poi
sottomessa da Kiev nel XV sec.) fino al XII sec., quando raggiunse
l'indipendenza. Nel XIV sec. era tanto potente da rivaleggiare con Mosca. Le
distruzioni apportate alla città da Ivan il Terribile, un secolo
più tardi, la calata degli Svedesi e l'affermarsi di Pietroburgo
segnarono il suo progressivo declino. ● Arte - In gran parte distrutta
durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruita secondo il piano di A.V.
Susev, conservando l'antica struttura di impianto medievale con la suddivisione
in due parti, al di là e al di qua del fiume Volhov. Tra i numerosi
edifici di interesse storico-artistico si ricordano le cattedrali risalenti ai
secc. XI e XII: S. Sofia (1045-50); S. Nicola Taumaturgo (1113); S. Giorgio
(1119-30); del Salvatore a Neredica (1198). Nei secc. XIII e XIV vennero
innalzate chiese di piccole dimensioni con tre absidi e decorate con affreschi
di gusto bizantino. Tra le costruzioni civili si ricordano il Cremlino del XIV
sec. e il palazzo vescovile (1433). ║
Provincia di N. (55.300 kmq;
746.000 ab.): si estende nel settore nord-occidentale della Russia. Toccata ad
Est dai Valdaj, comprende a Ovest il lago Ilmen ed è attraversata dai
fiumi Msta, Pola, Lovat, Polist, Volhov, ecc. Agricoltura (cereali, patate,
lino); allevamento; sfruttamento forestale e del sottosuolo (lignite, argilla,
caolino). Industrie chimiche, del legno, della carta, del vetro e delle
porcellane. Altri centri importanti: Boroviči, Staraja Russa e
Okulovka.