Avvolgimento di un filo (o di una corda) attorno a se stesso, in modo da
interromperne la continuità o da serrarlo intorno ad altro oggetto.
Può essere di congiunzione, d'avvolgimento e d'accorciamento. ║
N. di congiunzione: serve per legare insieme due estremità di una
corda oppure per unire due corde distinte. ║
N. d'avvolgimento:
serve principalmente per fissare la corda ad un oggetto ed è spesso
impiegato per legare pacchi, sacchi, ecc. ║
N. d'accorciamento:
serve ad accorciare la corda senza doverla tagliare. ║ Fig. - Legame,
vincolo amoroso o familiare tra due o più persone. ║ Fig. -
Intoppo, punto controverso. ║ Fig. - Intreccio:
n. di un romanzo.
║ Fig. - Luogo di incrocio e di convergenza:
n. stradale. ●
Mar. - Unità di misura della velocità di una nave; corrisponde a
1.852 m/h. ● Sport - Nell'alpinismo, i
n. sono indispensabili per
legarsi alla corda, per l'assicurazione, per l'autoassicurazione, per unire due
corde. ║
N. delle guide con frizione: è utilizzato per
comporre un'asola sulla corda di cordata e nelle manovre di soccorso. ║
N. bulino: è utilizzato per legare l'estremità della corda
all'imbragatura; può essere semplice o doppio. ║
N.
barcaiolo: è utilizzato per l'autoassicurazione. ║
N. mezzo
barcaiolo: è utilizzato per l'assicurazione, nelle calate e nella
corda doppia. Questo
n. ha la caratteristica di scorrere in entrambi i
versi, ma di permettere il trattenimento della corda senza sforzo quando l'altro
capo viene tirato con violenza (come nel caso di caduta del compagno di
cordata). ║
N. inglese: è utilizzato per congiungere due
capi di corda; può essere semplice o doppio. ║
N. Prusik:
n. autobloccante in entrambe le direzioni, utilizzato nelle manovre di
soccorso (recuperi, calate), per risalire una corda, per l'assicurazione in
corda doppia, per unire il cordino alla corda di cordata. ║
N.
Marchand o
Machard:
n. autobloccante in una sola direzione
(con un'asola sola) o in entrambe le direzioni (con due asole). Le due
estremità si infilano nel moschettone. Ha la stessa funzione del Prusik.
║
N. Bachmann:
n. autobloccante in una sola direzione,
utilizzato nei recuperi. ● Anat. -
N. seno-atriale o
di Keith e
Flack: formazione anatomica situata nell'atrio destro del cuore, in
corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore. Insieme al
n. atrio
ventricolare dà origine ai battiti del cuore.
N. sono detti i
corpuscoli linfatici dell'intestino, quelli della milza o Malpighi, quelli del
timo e della tromba d'Eustachio. Talvolta il termine
n. è usato
come sinonimo di articolazione (per esempio,
n. interfalangeo). ●
Astron. - Considerando un corpo celeste, si chiamano
n. i due punti in
cui l'orbita del corpo taglia l'eclittica; in particolare, si dicono
n.
dell'eclittica (o
punti equinoziali o
equinozi) i due punti in
cui questa taglia l'Equatore celeste. Si definisce, invece,
linea dei n.
la retta congiungente i due
n., l'intersezione del piano dell'orbita del
corpo celeste considerato con il piano dell'eclittica. ● Biol. -
Ingrossamento o indurimento nei tessuti vegetali o animali. ║ In
dermatologia, infiltrato solido della cute o del sottocutaneo, più grande
del nodulo e spesso a limiti più indistinti. ● Bot. - Porzione
discoidale del fusto delle piante sulla quale sono inserite una o più
foglie. ║
N. del legno: struttura nodulare che si forma nel tronco
durante l'accrescimento del suo diametro. È evidente nella sezione del
legname lavorato. ● Embr. -
N. embrionale: gruppo di cellule della
blastocisti, da cui si origina l'embrione nei mammiferi. ║
N. di
Hensen: gruppo di cellule situato all'estremità cefalica della linea
primitiva nell'embrione degli uccelli e dei mammiferi. Si tratta di un
ispessimento dell'ectoderma da cui si originano il mesoderma e la corda dorsale
per segmentazione. ● Etn. - Nelle tradizioni di molti popoli il
n.
è considerato un elemento fondamentale di pratiche magiche ed è
soggetto a vari tabù. L'avversione a portare
n. in determinate
circostanze (parto, matrimonio, morte, ecc.), si ritrova tra popolazioni di
diversa cultura che considerano comunemente il
n. come un simbolo di
impedimento. Il tabù dei
n., in occasione del parto, vigeva anche
presso gli antichi Romani, al punto che Plinio affermava che sedere con le mani
intrecciate o con le gambe accavallate vicino a una donna incinta, o a un
malato, avrebbe provocato un'influenza maligna sulla persona. Grande potenza
malefica era attribuita ai
n., attraverso i quali si credeva fosse
possibile infliggere malattie e disgrazie di ogni genere. Ancora oggi i
musulmani che si recano in pellegrinaggio alla Mecca non devono portare
n. o anelli e nello stesso
Corano si allude alla perfidia di
coloro che "soffiano sui
n.", con riferimento alle donne che praticano la
magia. Diffusa era anche la convinzione che, accanto ai
n. malefici, ce
ne fossero anche di benefici, attraverso i quali era possibile guarire varie
malattie. Essendo simbolo di legame e, quindi, capace di vincolare la
libertà di una persona e di legarla saldamente a sé, i
n.
erano largamente presenti nelle pratiche di magia amorosa. ● Fis. -
N.
d'oscillazione o
d'onda: nei fenomeni vibratori, i punti in cui
l'oscillazione è nulla. ● Elettr. - In elettrologia, ogni punto di
una rete elettrica nel quale concorrono più conduttori. ● Geogr. -
N. orografico: la zona dove si incontrano due o più serie di
rilievi montagnosi aventi direzione diversa, più elevati rispetto alla
regione circostante. ● Mat. - Il
n. è un punto doppio di una
curva piana, nel quale le tangenti principali sono reali e distinte. In senso
ampio è un punto origine di due rami lineari. Il termine si applica anche
alle linee sghembe, con lo stesso significato. Per le curve piane, soddisfacenti
a opportune ipotesi di regolarità, in particolare per le curve algebriche
piane, i
n. si distinguono in vari tipi:
n. ordinario (ciascuna
delle tangenti principali ha, con la curva nel punto di
n.,
molteplicità d'intersezione uguale a tre);
flecnodo o
biflecnodo (una delle due tangenti principali ha con la curva, nel punto,
molteplicità d'intersezione tre, l'altra quattro);
tacnodo
(
n. in cui i due rami sono tangenti tra di loro, ammettono cioè la
stessa retta tangente);
oscnodo (
n. nel quale i due rami si
osculano, hanno cioè, in quel punto, molteplicità d'intersezione
uguale a tre). ║
Teoria dei n. ● Costr. - Nelle travature
reticolari, il punto ideale nel quale concorrono gli assi delle aste costituenti
la travatura. ● Tecn. - Nella progettazione assistita da elaboratore
(CAD), i punti di intersezione in un reticolo bi-tridimensionale in cui
può essere discretizzato lo spazio continuo.