Filosofo e sociologo austriaco. Orientatosi verso gli studi economico-sociali,
frequentò l'università di Vienna e, successivamente, quella di
Berlino dove si laureò nel 1906. Entrato in contatto con i socialisti
viennesi (M. Adler e O. Bauer) si interessò dei problemi economici, e pur
condividendo le linee generali dell'economia marxiana, le inquadrò in un
insieme più vasto di comportamentismo, rifiutando l'idea di valori
assoluti identificati con le abitudini cristallizzate. Successivamente ideatore
di varie iniziative culturali (tra l'altro fondò e diresse l'Institute
for Visual Education di Oxford), allargò l'ambito della propria ricerca
economica e sociologica e aderì al Circolo di Vienna, nucleo costitutivo
dell'indirizzo neopositivistico, detto anche del Positivismo logico, di cui
N. è uno dei massimi rappresentanti. In seguito all'occupazione
nazista dell'Austria, nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti dove,
insieme a R. Carnap e Ch. Morris, fondò e diresse, a Chicago, la
International encyclopedia of unified science. Si interessò in
particolar modo del problema dell'unificazione delle scienze e cercò per
questo di costruire un linguaggio che fosse valido per tutte. A lui si deve una
delle più importanti trasformazioni del Neopositivismo con l'elaborazione
di un indirizzo noto come fisicalismo. Rifiutando il punto di vista di
Wittgenstein e il principio secondo cui il discorso scientifico rispecchia la
realtà e può, quindi, essere verificato per mezzo di un confronto
con la realtà stessa, egli sostiene che non è necessario
confrontare il linguaggio con la realtà, poiché il linguaggio
stesso è realtà fisica. In quanto discorso, la realtà
fisica è costituita da enunciazioni e da elaborazioni logiche di tali
enunciazioni. Il linguaggio è, quindi, fisicamente reale e non vi
può essere una realtà posta al di fuori di esso. Pertanto, secondo
N., lo studio del linguaggio è lo studio di un fatto fisico, ossia
di un particolare comportamento. Con queste conclusioni,
N. inserisce il
Comportamentismo nella problematica del Positivismo logico, cercando di
applicarlo alla sociologia ed estendendo il metodo dell'osservazione empirica
allo studio del comportamento sociale. Egli considera il fisicalismo come
l'unico indirizzo capace di dare alla sociologia il carattere di scienza
rigorosa. Fu autore di numerose opere, tra cui:
Storia dell'economia
classica (1909);
Formazione della vita e lotta di classe (1928);
Sociologia empirica (1931);
Scienza unificata e psicologia (1933);
La scienza unificata come interpretazione enciclopedica (1938);
L'uomo
in formazione (1939);
Fondamenti della scienza sociale (1944) (Vienna
1882 - Oxford 1945).