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Neumann, Balthasar.

Architetto boemo. Fu uno degli artisti più fecondi e rappresentativi del barocco settecentesco germanico. Luogotenente nell'esercito, ebbe modo di viaggiare visitando Torino, Milano, Strasburgo, Parigi, Belgrado, Vienna. Al ritorno a Würzburg venne nominato nel 1719, dal principe Filippo Francesco di Schönborn, sovrintendente alla nuova residenza, incarico che tenne tutta la vita. Nel 1722 iniziò anche l'attività di supervisore nei lavori di ampliamento della città. Negli anni successivi divenne sovrintendente di altre residenze degli Schönborn a Bamberga, Spira e Treviri. Nel 1730 curò l'impianto di approvvigionamento idrico di Würzburg e nel 1733 l'allestimento di opifici industriali nei dintorni. Per la realizzazione della residenza di Würzburg, N. si mise in contatto con gli ambienti culturali di Vienna dove si servì della collaborazione e della consulenza di J.L. Hildebrandt, di J. Dietzenhofer e di M. von Welsch e con quelli di Parigi, dove si recò nel 1723, per sottoporre a G. Boffrand e R. de Cotter i progetti ormai ultimati della residenza. Maggiore è, però, la libertà compositiva nelle successive realizzazioni (residenza di Stoccarda, 1746; residenza di Karlsruhe, 1749-51; residenza di Vienna, 1747). A Vienna, in particolare, N. giunse a soluzioni di grande valore come nello scalone del castello di Bruchsal (1731); riscosse un tale successo che nel 1741 ricevette l'incarico di realizzarne uno identico da parte dell'arcivescovo di Colonia per il castello di Bruhl. Lo scalone realizzato a Würzburg nel 1737 è uno degli esempi più complessi della ricerca spaziale barocca: esso non è più rinchiuso da una ringhiera, ma si dilata in uno spazio più ampio che si apre man mano a chi sale, con grandiosi effetti di luce. L'ultima attività di N. si esplicò nell'architettura sacra. Già in precedenza N. si era cimentato in piccole opere sacre, quali la cappella Schönborn a Würzburg (1721-24), la chiesa di Munsterschwarzach (1727-24), la cappella del castello di Würzburg (1732-43), le chiese di Gaibach (1740-45) e di Etwashausen presso Kitizingen (1740-45) e il cosiddetto Kappelle, santuario costruito sulle alture di Würzburg (1740-50). Ma conseguì risultati grandiosi nel santuario dei Quattordici Santi (Vierzehnheiligen) a Staffelstein in Franconia, iniziato nel 1743, capolavoro del Rococò, e nella chiesa della abbazia benedettina di Neresheim, iniziata nel 1747. In esse egli cercò di fondere lo schema della planimetria basilicale con l'idea dello spazio centrale e della facciata a due torri (Eger, Boemia 1687 - Würzburg 1753).