Commediografo e attore austriaco. Dopo aver compiuto un tirocinio in
qualità di attore e cantante lirico nei teatri di Vienna, Amsterdam, Brno
e Graz, nel 1832 si trasferì a Vienna dove assunse la direzione di
diversi teatri e dal 1856 al 1860 del Leopoldstadter Theater di Vienna.
Continuatore della grande tradizione del teatro popolare viennese,
caratterizzò le sue opere con un'aspra satira contro Metternich,
acquistando il soprannome di "Aristofane viennese". Scrisse 83 opere fra
commedie, farse, parodie e
zauberstucke (drammi meravigliosi), tutte
vivacissime, brillanti e facilmente adattabili a seconda degli attori e degli
eventi del giorno.
N. si affermò con
Il cattivo genio
Mascalzonvagabondo del 1833, un feroce attacco contro le convenzioni sociali
espresso in un linguaggio scurrile. Seguì una serie di commedie
ambientate nella società borghese, incentrate sul contrasto tra oppressi
e oppressori, tra onesti borghesi e sfruttatori aristocratici, non più
pervase, però, dal furore degli inizi:
Pian terreno e primo piano
(1835),
Il Talismano (1840),
La ragazza di periferia (1841),
Egli vuole levarsi un capriccio (1842). Nel clima di dibattito sollevato
dalla rivoluzione del 1848 si possono inserire
Libertà a
Krahwinkel (1848), contro la chiesa e i codini;
Paura dell'Inferno e
La lady e il sarto (1849), mentre una certa rassegnazione e un ritorno al
privato si ha con il capolavoro
Kampl ovvero la milionaria e la cucitrice
(1862).
N. scrisse anche alcune parodie tra cui si ricorda
Giuditta e
Oloferne (1849), con una caricatura della Judith di Hebbel. Fu a lungo
dimenticato e solo all'inizio del Novecento venne riscoperto da K. Krau che ne
apprezzò le doti di ironia e che, soprattutto, fece luce sul suo merito
principale: l'aver adottato un nuovo linguaggio, strappato alle regole
convenzionali e impiegato attraverso lo scavo etimologico e il ghiribizzo comico
per manifestare le contraddittorietà del reale. La critica più
recente ha addirittura visto in
N. il precursore di discorsi eversivi
affermatisi successivamente con Wedekind, Brecht, Beckett e Dürrenmatt
(Vienna 1801 - Graz 1862).