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Nagib, Muhammad). Generale e uomo politico egiziano. Già
sostenitore di una politica nazionalista nel 1919 all'epoca della fondazione del
Partito Wafd, nel 1948 fu comandante dell'esercito egiziano in Palestina,
durante la guerra arabo-israeliana. Schieratosi con gli
ufficiali liberi,
contrari a re Faruk, non prese parte al comitato che organizzò la
rivolta, ma dopo il colpo di Stato militare del 26 luglio 1952 fu posto a capo
del consiglio della rivoluzione e divenne primo ministro il 6 settembre 1952,
procedendo ad una riforma agraria e ad una vasta epurazione nei partiti
politici. Il 18 giugno 1953, proclamata la Repubblica d'Egitto, assunse la
carica di presidente. Convinto che la rivoluzione dovesse essere graduale e che
dovesse svolgersi nel rispetto della legalità attraverso la
partecipazione democratica dei partiti alla elezioni, venne in contrasto con gli
altri ufficiali rivoluzionari e nel 1954 si vide obbligato a cedere il comando
al colonnello Nasser, l'altro promotore del colpo di Stato del 1952. Costretto
alla residenza coatta fino alla morte di Nasser (1970), venne in parte
riabilitato dal presidente Sadat (Khartum 1901 - Il Cairo 1984).