Pedagogista e scrittrice svizzera. Figlia del naturalista
Horace-Bénédict, sposò un nipote del finanziere Jacques
Necker. Una profonda cultura classica e scientifica, unita alla sua esperienza
di madre, stanno alla base della sua opera principale:
L'éducation
progressive, ou Etude du cours de la vie (1828-38). Si tratta di un testo
pedagogico che attinge largamente all'
Emile di Rousseau; ma l'autrice
muove da un concetto della vita spirituale nettamente opposto all'ottimismo
naturalistico del ginevrino. La
N., infatti, non crede, come Rousseau,
all'intrinseca bontà della natura umana, e per questo, a suo avviso, la
formazione del bambino non può essere fondata sulla spontaneità,
ma deve essere affidata alle direttive dell'educatore. Questi ha il compito di
insegnare al bambino a raggiungere la libertà attraverso l'obbedienza e
la rinuncia, e soprattutto attraverso la religione, vista come unica vera base
del carattere e della volontà dell'uomo. La
N. scrisse anche una
biografia di Madame de Staël e una traduzione francese delle
Lezioni
sull'arte e la letteratura drammatica di A.W. Schlegel (Ginevra 1766 -
Mornay 1841).