Capitale (8.747.000 ab.) della Russia e capoluogo della provincia omonima. Sorge
sulle rive del fiume Moscova, a 120 m s/m., in una zona collinosa (Bassopiano
Sarmatico). ● Econ. - Una larga parte della popolazione attiva di
M. è impegnata nel settore terziario: la città è
infatti sede di tutti gli organi governativi russi ed è il primo centro
finanziario e culturale del Paese. Nella metropoli hanno sede diverse
università, accademie, istituti superiori, biblioteche, musei, teatri e
un conservatorio di fama internazionale. È sede di industrie siderurgiche
e meccaniche (autoveicoli, elettrodomestici, materiale ferroviario, macchine
utensili, costruzioni aeronautiche), chimiche, alimentari, tessili,
grafico-editoriali. Ruolo rilevante svolgono anche il turismo e il commercio.
Fiumi e canali collegano la Moscova con il Volga (canale di
M.) e con il
Don, oltre che con i mari Baltico, Bianco, Nero, d'Azov e Caspio. ● St. -
Sorta intorno al IX sec. e sviluppatasi nei tre secoli successivi,
M.
viene menzionata per la prima volta solo nel 1147, come capitale del ducato
omonimo. Strettamente collegata al granducato di Vladimir dalla fine del XII
sec., fu incendiata dai Tartari nel 1237, ma risorse grazie alla favorevole
posizione geografica e alla contemporanea decadenza di Kiev. Conquistò un
nuovo prestigio con il trasferimento da Kiev della sede del metropolita della
chiesa russa (1308-26). Importante centro, non solo economico e politico, ma
anche religioso,
M. giunse, con il duca Ivan Kalita, a controllare il
granducato di Vladimir (1328) e, con il duca Vasilij I, ad annettere il ducato
di Novgorod. Capitale del granducato di Moscovia dal 1389, la città
(già attaccata nel 1368 dai Lituani) fu minacciata dai Tartari di nuova
distruzione nel 1408, dopo che essi l'avevano già devastata nel 1382; ma
entro la seconda metà del sec. XV il granducato si sganciò dalla
dipendenza tartara. Più tardi, Ivan IV il Terribile, facendosi incoronare
zar nel 1547, fece assurgere la città al rango di capitale imperiale.
Occupata dai Polacchi nel 1610-12, dopo il periodo di confusione politica
durante la reggenza di Boris Godunov,
M. conobbe con Michele I Romanov,
incoronato nel 1613 e fondatore della dinastia dei Romanov, un periodo di
tranquillità e di pace. Ricostruita in pietra nel corso del XVI sec., la
città si era nel frattempo sviluppata e ingrandita e aveva cominciato ad
attirare numerosi mercanti stranieri; l'economia, soprattutto l'artigianato,
aveva conosciuto un nuovo impulso.
M. perse però il titolo di
capitale nel 1713, quando Pietro il Grande lo trasferì a Pietroburgo, la
città da lui voluta allo sbocco della Neva. Lo stesso zar aveva
d'altronde già abolito il Patriarcato di
M., che costituiva un
ostacolo al suo potere, sostituendolo con un Sinodo di Governo che in
realtà non godeva di nessuna vita autonoma.
M. conservò
nonostante ciò il ruolo di capitale religiosa, morale e commerciale del
Paese, centro e cuore della Russia più autentica. Occupata per qualche
mese nel 1812 dai Francesi al comando di Napoleone, fu incendiata dalle truppe
russe in ritirata. Nel corso del XIX sec.
M. divenne il centro della vita
intellettuale russa e conobbe una nuova, intensa espansione sia industriale che
urbanistica: si moltiplicarono i salotti letterari e artistici, mentre la
costruzione delle prime linee ferroviarie ne fece uno dei centri più
moderni e all'avanguardia. Ne risultò favorito, in tal modo, anche il
fiorire del riformismo e di idee democratiche che fecero di
M. un centro
rivoluzionario fra i più attivi durante i moti del 1905 e del 1912. Al
contrario, durante la Rivoluzione del 1917
M. fu conquistata dai
bolscevichi solo dopo violenti scontri. Capitale nel 1918 di quella che di
lì a poco si sarebbe costituita come Unione Sovietica, conobbe un
notevole sviluppo edilizio e demografico, che risanò rapidamente i danni
causati dalla guerra civile. Durante la seconda guerra mondiale venne minacciata
dai Tedeschi, i quali, tuttavia, grazie all'offensiva russa del 1941 non
riuscirono a conquistarla. Teatro nel 1991 di un fallito colpo di Stato, che fu
all'origine del crollo del regime bolscevico,
M., con la disgregazione
dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, è divenuta capitale
della Russia, la più grande e potente fra le Repubbliche della ex URSS.
║
Battaglia di M.: complesso di operazioni militari della seconda
guerra mondiale, verificatesi dalla metà di ottobre alla fine del
dicembre 1941, in seguito al tentativo tedesco di accerchiare e conquistare la
città. Fra il 18 ottobre e il 15 novembre, 35 divisioni tedesche, agli
ordini del generale Von Bock, riuscirono ad avvicinarsi a
M., arrivando a
100 km dalla città. A metà novembre, 60 divisioni tedesche
sferrarono una nuova offensiva e si spinsero sino a 80 km da
M., ma
già dalla fine del mese le condizioni climatiche erano divenute
proibitive per l'esercito tedesco, dotato tra l'altro di un equipaggiamento non
adeguato. L'offensiva finale, progettata per i primi di dicembre, fu impedita
dalla resistenza delle truppe sovietiche e della popolazione moscovita,
coordinata dai marescialli Timošenko e Šapošnikov. A partire dal
6 dicembre l'intervento di un'armata sovietica proveniente dalla Siberia
costrinse i Tedeschi a ritirarsi a 200 km da
M., sulle posizioni occupate
alla metà di ottobre. Nel gennaio dell'anno successivo la capitale fu
definitivamente liberata dalla minaccia tedesca. ║
Conferenze di
M.: denominazione di due conferenze internazionali che si tennero nella
città durante il secondo conflitto mondiale. La prima si svolse nel 1943
(19 ottobre - 1° novembre) tra Gran Bretagna, Unione Sovietica e Stati
Uniti d'America (ma partecipò anche l'ambasciatore cinese a Londra): fu
stabilita una linea politica comune (richiesta di resa incondizionata della
Germania) e fu delineata la sistemazione dei Paesi vinti alla fine del
conflitto. La seconda si svolse nel 1944 e vi parteciparono Gran Bretagna,
Unione Sovietica, Stati Uniti d'America (in qualità di osservatore) e una
delegazione del governo polacco esiliato. Ebbe come temi la costituzione di un
Governo unico in Polonia e in Jugoslavia e le condizioni d'armistizio con la
Bulgaria. ● Arte - La città si sviluppa secondo una configurazione
concentrica intorno al primitivo nucleo storico, il Cremlino, costruito come
fortezza in legno nel 1156, su un'altura (colle Borovickij) sulla riva sinistra
del fiume Moscova. Alcuni tra i monumenti più antichi di
M. si
trovano entro la cinta del Cremlino: la chiesa di Spas na Boru (XIV sec.), la
prima chiesa in pietra della città; la cattedrale della Dormizione, del
XII sec. ma ricostruita in pietra nel XV sec. dal bolognese Aristotele
Fioravanti, il primo di numerosi artisti italiani (P.A. Solario, M. Ruffo,
Aloisio da Milano) che tra il XV e il XVI sec. ricostruirono le mura del
Cremlino, potenziandole con torri e arricchendone l'interno con nuovi monumenti;
la cattedrale dell'Arcangelo Michele (XV sec.), della quale fu architetto
l'italiano Aloisio; la chiesa dell'Annunciazione (1484-89), con affreschi e
icone di Teofane il Greco, di A. Rublev, di Prohor, di Gorodec. Di epoca
posteriore sono il Palazzo dei Patriarchi con la chiesa dei Dodici Apostoli
(XVII sec.), il Palazzo Teremskoj (1635-37), il campanile di Ivan il Grande
(XVI-XVII sec.). Fuori dal Cremlino, la città si sviluppa nei due grandi
anelli del
Belyj gorod (Città Bianca) e del
Kitaj gorod
(Città di Terra), circondati da mura e composti in origine quasi
esclusivamente da edifici in legno, da monasteri (oggi per lo più adibiti
a musei) e da chiese in pietra. Tra gli edifici religiosi più importanti
realizzati in queste zone di
M. tra il XV sec. e il XVI sec. ricordiamo:
la cattedrale del Salvatore (1420-27) annessa al monastero Andronikov; la chiesa
di S. Basilio (1555-60) sulla Piazza Rossa, opera di Barma e Postnik,
comprendente nove edifici a torre; la chiesa dell'Ascensione a Kolomenskoe
(1532); la cattedrale della Vergine di Smolensk (1532). Il Seicento vide la
costruzione delle chiese della Trinità e di S. Nicola, dei monasteri di
Novodevičij e di Pietro il Grande (1690), del palazzo Lefortovskij (1689).
Sul finire del XVIII sec., dopo una rapida fioritura del cosiddetto Barocco
moscovita, il Classicismo francese e il Neoclassicismo di impronta italiana,
diffusi da Pietroburgo, trovarono larghe adesioni anche a
M., dove
sorsero i palazzi Duna, Paškov (1784-86), il palazzo dell'università
(ricostruito nel 1817 da D. Gilardi), a cui seguirono il castello di Ostankino e
la cattedrale dell'Epifania. Dopo l'incendio del 1812 furono edificati i
quartieri occidentali dell'Arbat, l'Istituto Tecnico Imperiale, il palazzo della
Banca di Stato, il Teatro Bolšoj (1821-24), su progetto di O.I. Bove e di
A.A. Mihajlov), il palazzo del Maneggio, il Museo storico, il Patronato, i
Mercati Generali. Quartieri moderni sorsero nel XIX sec. entro la terza cerchia
di bastioni
Žemljanoj gorod; allo stesso periodo risale la
costruzione del Palazzo Grande del Cremlino (1838-49) e i Grandi Magazzini
(1889-93) nella Piazza Rossa. I primi complessi operai (il quartiere
sperimentale di Sokol e i rioni di via Usačëv) risalgono al 1920,
mentre non mancano esempi di architettura ispirata al gusto dell'Art Nouveau
(edificio del Museo Puškin). Negli anni Trenta la città venne
collegata al porto fluviale sul Volga; il piano di ricostruzione della
città del 1935, che raccolse il contributo delle ricerche architettoniche
e artistiche d'avanguardia, diede a
M. l'aspetto moderno (edificazione
del grattacielo Rudnev, dello stadio Lenin, ecc.).
M. possiede numerosi
musei, dei quali i più importanti sono: il Museo delle arti decorative
nel Palazzo delle Armi (tesori dei sovrani moscoviti e provenienti dalle chiese
e dai conventi soppressi); il museo Puškin (raccolte antiche e pittura
occidentale dal XIV al XIX sec.); la galleria Tretjakov (icone dei secc.
XII-XVII); il museo storico di Stato; il museo della pittura occidentale
moderna; il museo Gorkij. La biblioteca Lenin è la più importante
della Russia, ma la città possiede molte altre biblioteche che conservano
volumi pregiatissimi: la biblioteca scientifica Gorkij, la biblioteca centrale
dell'esercito, la biblioteca dell'Istituto di Marxismo-Leninismo, la biblioteca
Plechanov dell'Istituto per l'Economia nazionale, la biblioteca storica. ║
Provincia di M. (47.000 kmq; 15.653.000 ab.): regione attraversata dai
fiumi Moscova, Kljazma e Protva, al centro della Russia europea. Si tratta di
una delle zone più ricche e più industrializzate della Russia
(industrie tessili, chimiche, siderurgiche, meccaniche, ecc.); sfruttamento
forestale.
Mosca: il ponte Kalinin e la sede del Comecon
Mosca: il teatro Bolscioi (1821-24)
La chiesa di San Basilio a Mosca
Mosca: il mausoleo di Lenin e il Cremlino