Centro in provincia di Ancona, a 127 m s/m., nel Subappennino marchigiano. Nato
intorno al famoso santuario, basa le sue risorse economiche sul movimento
turistico dei pellegrini e sulla vendita di souvenir religiosi. È anche
centro agricolo: uva, olive. Sede vescovile. 11.276 ab. CAP 60025. • Arte
- Il famoso santuario della Madonna, eretto nel 1294, sorgeva, secondo la
tradizione, intorno alla
Santa Casa, ritenuta dai credenti la casa stessa
di Maria Vergine a Nazareth, che nel 1291 sarebbe stata trasportata dagli angeli
in Dalmazia e nel 1293 sul colle di
L. Costruito intorno al 1294 per
opera degli architetti Marino di Marco Cedrino, Giuliano da Maiano, Baccio
Pontelli e Giuliano Sangallo venne poi restaurato. La basilica attuale, al
centro della quale si trova la casetta miracolosa, è opera di altri
architetti insigni che si succedettero a partire dal 1468, Bramante, Andrea
Sansovino, Antonio da Sangallo il Giovane e altri. Contiene sculture e dipinti
di celebri artisti e un ricco tesoro di preziosi
ex-voto. L'antica statua
della Madonna, scolpita in cedro del Libano, fu distrutta in un incendio doloso
(1921) e sostituita da una copia donata da Pio XI. Il campanile sulla sinistra
è opera di L. Vanvitelli (1750-1754). Di fronte alla basilica si apre una
grande piazza circondata dal Palazzo Apostolico, cinquecentesco, dove sono
conservati dipinti di Lorenzo Lotto (XVI sec.), dalla fontana della Madonna
(opera di Carlo Maderno, 1614) e dalla statua di Sisto V (opera di A. Calcagni e
T. Vergelli, 1589). La Madonna di
L. fu proclamata nel 1930 patrona degli
aviatori.