Città della Toscana occidentale e capoluogo della provincia omonima;
è situata sulla costa tirrenica, in una breve pianura delimitata da
colline. • Econ. - Possiede un porto tra i più attivi e attrezzati
del Mediterraneo occidentale, che serve un hinterland assai vasto (Toscana,
parte dell'Umbria e dell'Emilia-Romagna). Fra gli impianti industriali di
maggiore importanza economica, vanno ricordati una centrale termoelettrica di
grande capacità produttiva; stabilimenti metalmeccanici (materiale
militare, ricambi per auto, cavi e conduttori elettrici); stabilimenti chimici e
raffinerie di idrocarburi; cantieri navali; industrie alimentari, del vetro,
della ceramica.
L. è inoltre un attivo mercato dei prodotti
agricoli della regione circostante. • St. - Il nucleo originario di
L. era costituito da un piccolo insediamento di pescatori, fortificato
verso la fine del XIV sec. per difendere la parte meridionale del vicino Porto
Pisano (il porto medievale di Pisa). Nel 1406, caduta Pisa nelle mani dei
Fiorentini,
L. seguì le sorti del Porto Pisano e fu occupata dai
Genovesi, che vi rimasero fino al 1421. Ceduta a Firenze dietro pagamento di
centomila fiorini d'oro, la città non registrò uno sviluppo
apprezzabile fino al 1530, anno in cui si diede inizio all'opera di interramento
del Porto Pisano. Divenuta il principale porto della Toscana al tempo di Cosimo
de' Medici, nel XVI sec. decuplicò la sua popolazione e si
arricchì di palazzi, chiese e case di abitazione. Durante i secc. XVII e
XVIII la prosperità di
L. si fondò sul sistema del deposito
franco delle merci; in età napoleonica, tuttavia, un duro colpo venne
inferto alle fortune della città dal blocco continentale. Il
ristabilimento del porto franco dopo la restaurazione non valse a reinserire
L. nel grande commercio internazionale. • Arte - La città
possiede numerosi edifici civili e religiosi d'interesse storico e artistico. La
Fortezza Vecchia è un'imponente costruzione in laterizi, eretta da
Antonio da Sangallo il Giovane nella prima metà del XVI sec. L'intero
complesso ingloba parti di fortificazioni preesistenti: il Mastio di Matilde, un
torrione del IX sec. e la rocca detta Quadratura dei Pisani del XIV sec. Il
duomo, progettato da A. Pieroni, risale al XVI-XVII sec. e presenta un soffitto
mirabilmente dipinto. La chiesa di San Ferdinando (XVIII sec.) è ricca di
marmi, stucchi e statue realizzate dall'artista G. Baratta, mentre la chiesa di
Santa Caterina, conserva nel suo interno una
Incoronazione della Vergine
di Giorgio Vasari. Sulla collina di Montenero sorge il Santuario della Madonna
di Montenero del XVII sec., meta di pellegrinaggio; nel loggiato sono conservate
le spoglie dei Livornesi illustri. 161.806 ab. CAP 57100. ║
Provincia
di L. (1.213 kmq; 334.069 ab.): è costituita da una striscia di
territorio continentale e da una parte insulare rappresentata da alcune isole
dell'Arcipelago Toscano (Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo). La sezione
continentale è bagnata dal Tirreno a Ovest ed è contornata a Nord
e a Est dalle province di Pisa e Grosseto. La morfologia del suolo presenta un
alternarsi di pianure (la piana dell'Arno, la piana del torrente Fine e del
basso Cecina, la piana di Piombino) e colline (i rilievi del Livornese, le
Colline Metallifere). La costa è alta nel tratto settentrionale (dove
l'Appennino lambisce il mare), bassa e uniforme in quello centrale e poi di
nuovo alta. I centri principali sono: Piombino, Cecina, Rosignano Marittimo,
Campiglia Marittima e Portoferraio. L'economia della provincia si basa
sull'industria (complessi siderurgici e meccanici, cantieri navali, stabilimenti
chimici, industrie alimentari) e sul terziario. L'industria estrattiva è
presente sull'isola d'Elba (ferro, manganese, pirite) e sul continente (granito,
calcare, talco, magnesite, zinco, stagno). L'agricoltura (cereali, vigneti,
ortaggi) viene praticata nelle aree bonificate della Maremma. Notevole il
richiamo turistico esercitato dalle numerose stazioni balneari lungo la costa e
dalle isole.