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Liberale

(dal latino liberalis). Di persona che è favorevole alle libertà individuali, di colui che con un atteggiamento tollerante e garantista appoggia ogni principio di libertà. ║ Qualità propria dell'uomo generoso che dona spontaneamente e con profusione. ║ Seguace del liberalismo (V.). ║ Appartenente al Partito Liberale (V. LIBERALE ITALIANO, PARTITO). ║ In alcuni Paesi (Stati Uniti, America centro- meridionale, Europa settentrionale) sostenitore di una politica progressista, talora sinonimo di radicale. ║ Arti l.: discipline che si addicono alla persona di libera condizione e nobile d'animo. • Lett. - Libero, che esprime indipendenza, del tutto esente da atteggiamenti di servilismo e di viltà. • St. - Cattolicesimo l.: con questo termine vengono indicati una serie di movimenti culturali europei del XIX sec. i quali, muovendosi tutti nel solco della tradizione cattolica, tentavano di conciliare il pensiero e la pratica della Chiesa con i nuovi sviluppi della scienza moderna. Lo stesso tentativo di svecchiamento veniva compiuto nei confronti dell'atteggiamento della Chiesa verso lo sviluppo della cultura. Il primo paese europeo nel quale apparvero questi fermenti di tipo nuovo fu la Francia. Portabandiera di una nuova visione dei rapporti fra Stato e Chiesa fu, successivamente al 1830, il giornale "L'Avenir", diretto da Hugues- Félicité Lamennais. Quest'ultimo scrisse nel 1829 un saggio dal titolo Progressi della rivoluzione e guerra contro la Chiesa che segnava la nascita del cattolicesimo l. in Francia. Dopo la rivoluzione di luglio, Lamennais dette vita a una corrente politico- religiosa che cercava di conciliare il dogma cattolico con le libertà politiche e civili che erano uscite dalla Rivoluzione Francese. Lamennais si batteva anche in favore della libertà di pensiero, sostenendo che quest'ultima creava il clima più favorevole per un'autentica diffusione del messaggio cristiano. Le parole d'ordine in cui si riassumeva il pensiero di Lamennais e la sostanza della sua attività di pubblicista e di propagandista delle nuove idee erano: "Dio e libertà", "libera Chiesa in libero Stato" e "la Chiesa sotto il diritto comune". Con quest'ultima parola d'ordine Lamennais alludeva alla necessità che la Chiesa rinunciasse agli antichi privilegi che le erano concessi dagli Stati retti a monarchia assoluta e che si adattasse alle regole dello Stato di diritto che andavano allora formandosi sotto la spinta delle rivoluzioni borghesi. Fortemente avversato dalle tendenze gallicane e filo- monarchiche della Chiesa di Francia, Lamennais venne apertamente avversato nell'enciclica Mirari vos (1832) fatta redigere da papa Gregorio XVI anche per le sue prese di posizione in favore della libertà di insegnamento e di stampa e dell'estensione del diritto elettorale. I redattori de "L'Avenir" e Lamennais stesso fecero atto di sottomissione. Due anni dopo, la pubblicazione dell'enciclica Singulari nos (1834) accelerava il processo di distacco di Lamennais dalla Chiesa che veniva reso pubblico dalla pubblicazione del volume Parole di un credente, che ottenne uno straordinario successo malgrado la condanna del Papa. L'uscita di Lamennais dall'ortodossia cattolica non era però imitata da molti dei suoi collaboratori, alcuni dei quali, come Montalembert, proseguirono la battaglia dell'"Avenir" sostenendo in particolar modo la libertà d'insegnamento e la necessità della separazione della Chiesa dallo Stato. Montalembert fu anzi il primo che usò la formula "Libera Chiesa in libero Stato", formula ripresa poi in Italia da Cavour. L'esperienza cattolico- l. in Italia era stata raccolta e diffusa da intellettuali e artisti come Tommaseo, Manzoni, Amari e Cantù ed ebbe soprattutto riflessi in campo politico con le tendenze neoguelfe che trovarono modo di affermarsi prima del 1848 attorno alla figura di Pio IX. Quest'ultimo, dopo un periodo di intensa attività riformatrice, vide nel 1848 e nelle vicende della Repubblica Romana un tentativo di eliminare del tutto il papato e lo Stato pontificio dalla scena politica italiana. Si decise quindi a cambiare rotta, sostenuto in questo proposito dai filoni più intransigenti del cattolicesimo francese. A contribuire all'irrigidimento di Pio IX fu anche l'intersecarsi della Questione romana, che vedeva praticamente diviso in due l'episcopato italiano. Il Sillabo (1864) e la proclamazione del dogma dell'infallibilità del papa, avvenuta durante il Concilio Vaticano I (1870), diedero la misura della crescente avversione del papato verso la corrente cattolico- l. Dopo la fine del potere temporale dei papi (1870) cominciarono a farsi strada, all'interno delle più alte gerarchie ecclesiastiche, propositi di rinnovamento culturale e tentativi di affrontare con un atteggiamento meno prevenuto le esperienze del cattolicesimo l. Portavoce di questa parziale apertura fu papa Leone XIII che, nelle due encicliche Immortale Dei (1885) e Libertas (1888), modificava il pensiero tradizionale della Chiesa in materia di rapporti con lo Stato, giungendo fino a una rottura con elementi oltranzisti d'oltralpe. Con esse si spingevano i cattolici francesi ad aderire al regime costituzionale della Terza Repubblica. Successivamente gli intellettuali cattolici italiani che si riconoscevano nel pensiero cattolico- l. (Bonomelli, Stoppani, Cantù) si impegnarono per modificare nella sostanza il pensiero della Chiesa sulla questione dei rapporti Chiesa- Stato e per combattere l'influenza degli elementi più intransigenti. Altre correnti cattolico- l. presenti in Europa furono quella tedesca, più tradizionalista sul piano politico, ma profondamente innovatrice sul piano teologico e storiografico, rappresentata soprattutto da Möhler e da Döllinger, e quella inglese del cosiddetto "movimento di Oxford" che ebbe come principale animatore il cardinale Newman, favorevole alla separazione tra Stato e Chiesa, e all'emancipazione incondizionata delle forze cattoliche. ║ Protestantesimo l.: corrente filosofico- religiosa sviluppatasi in seno al Protestantesimo in conflitto con la posizione luterana e calvinista. ║ Azione l. (Action libérale): schieramento politico sorto in Francia dopo la legge sulle associazioni (luglio 1901) e in previsione delle elezioni delle 1902. Nato sotto la guida di Jacques Piou, raggruppò le forze cattoliche entrando nel Blocco nazionale (1919). ║ Impero l.: in Francia, periodo riformista del Secondo Impero, successivo all'Impero autoritario (1859- 1869). ║ Unione l.: durante il Secondo Impero francese, la coalizione che raggruppò sotto la guida di Thiers gli oppositori monarchici e repubblicani per impedire l'elezione dei candidati ufficiali nel 1863. Nel 1869 venne abbandonata dai repubblicani.