Antica popolazione di stirpe italica stanziata nella regione fra il Tevere,
l'Antiappennino romano, i monti Volsci e il Tirreno. Derivano, secondo la
tradizione, dall'eroe eponimo Latino, re degli Aborigeni, che strinse un patto
d'amicizia con il principe troiano Enea, dandogli in sposa la figlia Lavinia. Il
figlio Ascanio avrebbe poi fondato Albalonga sui Colli Albani. Su questa
traduzione si innestò la leggenda di Romolo e Remo e quindi la
derivazione di Roma dalle civiltà precedenti e la continuità della
storia. I
L., forti e bellicosi, attaccatissimi alle tradizioni, vivevano
in villaggi di capanne sulle alture, dediti prima alla pastorizia, più
tardi all'agricoltura. Sorse tra di esse una lega, più che altro
religiosa, di 30 città con a capo Albalonga, fra le quali notevoli:
Tusculo, Ariccia, Lanuvio, Tibur (Tivoli), Preneste, Gabi, Fidene, Ardea. Le
fiere lotte sociali fra i
L. furono elemento di grandezza e la loro
storia è il processo di costituzione e ingrandimento dello Stato. Roma,
conquistando, all'epoca di Tullo Ostilio, e distruggendo la genitrice Albalonga,
ne ereditò il primato religioso e se ne valse per raggiungere quello
politico. Nei primi anni della Repubblica, Roma combatté la lega latina e
la vinse nella battaglia decisiva del lago Regillo (496 a.C.), in occasione
della quale fu pattuita, col
foedus Cassianum (493 a.C.), una alleanza
difensiva tra Roma e i
L. contro Volsci ed Equi. Durante le guerre
sannitiche le città latine si ribellarono a Roma (340), ma furono
debellate a Trifano. Così alla lega latina succede la nazione latina, che
sempre più si estende per mezzo delle colonie latine (25 circa). Ma,
mentre Roma si ingrandiva, il governo centrale si faceva più ristretto e
le condizioni già privilegiate delle colonie latine andarono peggiorando.
Invano i Gracchi tentarono di estendere la cittadinanza romana; l'agitazione
italica scoppiò in guerra sociale, dopo la quale tutte le città
latine prima, e poi anche quelle della Gallia Cisalpina e della regione
cispadana, ebbero la cittadinanza romana, che sotto Caracalla (217 d.C.) fu
estesa a tutto l'Impero.