Tecnologia della lavorazione del materiale applicata alle leghe metalliche e
alle materie plastiche. Il metodo si basa sullo sfruttamento della
malleabilità del materiale, ovvero della sua naturale tendenza ad essere
deformato da opportune pressioni che vengano applicate ad esso. Questa
caratteristica è naturale in alcune leghe leggere ed in metalli come il
rame, l'oro e l'alluminio ma può anche essere provocata artificialmente
con il riscaldamento del materiale, come avviene per tutti gli acciai semplici.
L'operazione della
l. viene effettuata nei laminatoi. Queste macchine
risultano composte di due rulli ruotanti in senso opposto e con i due assi,
posti parallelamente, ad una distanza tale da permettere l'inserimento del
materiale fra essi. Il materiale viene inserito fra i rulli e viene spinto e
deformato al contatto con essi. Si noti che, dal momento che la deformazione
agisce sia in senso verticale sia in senso orizzontale, all'uscita dai rulli il
materiale si presenta di maggiore lunghezza e di minore altezza di quando era
entrato. Tuttavia la maggior parte della pressione avviene in senso
longitudinale, dal momento che la deformazione in senso trasversale, sebbene
presente alla periferia del rullo, risulta quasi del tutto assente nelle zone
centrali. Nel caso di materiali di piccolo spessore è anzi da considerare
quasi del tutto inesistente. Se si devono produrre lamiere i cilindri risultano
piani. Se al contrario, è necessario produrre profilati di varia sezione,
i cilindri portano opportune incisioni e scanalature che riducono il materiale
nella forma voluta. L'operazione si compie al laminatoio eseguendo un certo
numero di "passate" (alcune volte più di venti) con le quali il materiale
viene progressivamente ridotto e deformato secondo le esigenze specifiche del
ciclo di produzione. Nel caso di
l. a freddo sono in genere necessarie
alcune cotture intermedie di cristallizzazione per eliminare gli effetti di
incrudimento e poter proseguire la lavorazione. Tra i diversi sistemi di
l. ricordiamo quella operata nel laminatoio detto a
blooming, del
tipo
duo reversibile, nel quale il materiale viene allungato e
successivamente tagliato con cesoie e seghe circolari e viene quindi ridotto in
blumi che, inviati in nuovi laminatoi, fuoriescono in dimensioni ancora
più ridotte sotto il nome di billette che rappresentano un semilavorato
che è il punto di partenza nelle operazioni di stampaggio di pezzi di
medie dimensioni.