Minerale costituito da solfato di calcio biidrato. La sua formula chimica
è CaSO
4.. 2H
20. Si trova sia sotto forma di
cristalli sia in masse a struttura fibrosa, lamellare o granulare. La sua
cristallizzazione avviene nel sistema monoclino, classe dell'ortoclasio. Se la
sua struttura è pura si presenta incolore oppure bianco. È poco
solubile negli acidi diluiti e pochissimo solubile in acqua. Se riscaldato a 130
°C viene a perdere parte della sua acqua e diviene anidro con un peso
specifico di 2,7. In questo caso viene a formare un semiidrato .
2CaSO
4 · H
2O. Se riscaldato tra 130 e 170 °C
diviene anidro con un peso specifico di 2,44. Tra i 500 e i 600 °C il
g. si trasforma in un prodotto che è ancora costituito da solfato di
calcio anidro ma che non risulta più idratabile. Il
g. si trova in
forma di sale disciolto nelle acque del mare ed è il primo sale che
precipita per evaporazione delle acque marine. Sotto forma di cristalli si
trova, ad esempio, nel salgemma delle saline di Baviera, nel bacino di Parigi e
nei giacimenti di zolfo siciliano. Altre varietà di
g. sono la
sericolite, varietà fibrosa con una lucentezza sericea,
l'
alabastro gessoso, diffuso in numerose località della Toscana.
Il
g. da presa si ottiene mediante la cottura della pietra da
g.
in forni che sono simili a quelli usati per il cemento. Per le operazioni di
cottura si parte da materiale esente da impurità. Fino a 130 °C si
ottiene il
g. fino per modellatori; fino a 250 °C si ottiene il
g. idraulico. Successivamente alla cottura il
g. viene sottoposto
a polverizzazione e deve essere conservato in luoghi al riparo
dall'umidità. Il
g., a differenza del cemento, si scioglie
completamente in acido cloridrico diluito. La preparazione della
malta di
g. avviene impastando rapidamente il
g. con un volume equivalente di
acqua. Il suo uso deve avvenire immediatamente dopo la preparazione. Ha
un'ottima aderenza con i laterizi e le pietre, mentre è meno buona per il
legno. Gli svantaggi dell'uso di questo genere di malte consistono nella sua
scarsa tenuta in ambienti in cui sia presente l'umidità, mentre in
ambienti secchi resistono con maggiore efficienza. La tenuta del
g. si
spiega attraverso il fenomeno della maggiore solubilità in acqua del
solfato di calcio semiidrato e di quello anidro idratabile rispetto al sale
biidrato. Durante l'impasto con acqua si viene a formare una soluzione
ipersatura di sale biidrato che, mediante la formazione di una soluzione
colloidale e una successiva coagulazione a gelo, si separa in cristalli
aghiformi che, intrecciati tra loro, formano una massa compatta che aumenta
leggermente di volume. L'impasto di
g. cotto con colla dà lo
stucco; un misto di colla e selenite dà la
scagliola che
viene usata per le decorazioni. Il
g. cotto è largamente usato in
costruzione e per le decorazioni. Viene altresì adoperato per fabbricare
stampi e per la riproduzione di oggetti in rilievo. La sua particolarità
di aumentare di volume nella presa gli permette di penetrare agevolmente in
tutte le cavità. Viene anche adoperato per fare colori a pastello e,
nell'industria del cemento, viene usato per rallentarne la velocità di
presa. Il suo uso si estende anche all'industria della gomma e della carta. In
agricoltura viene usato come correttivo dei terreni alcalini e per i suoi
effetti sulla concimazione.