Med. - Tecnica neurologica che consente, mediante l'inserimento di due elettrodi
nel cervello, d'individuare i compiti e le funzioni di molte cellule cerebrali.
Questa tecnica ha anche valore terapeutico nella cura di varie forme di
depressione psichica. Alla Tulane University di New Orleans (USA) nel 1970 il
dottor Robert Heath è riuscito, usando l'
e., a fare in modo che un
omosessuale si comportasse normalmente, come qualsiasi altro uomo, nei confronti
dell'altro sesso. Egli aveva piantato gli elettrodi in quella zona del cervello
del paziente che i neurologi chiamano "centro del piacere". Secondo gli
specialisti l'azione dell'
e. consisterebbe nel fatto che gli impulsi
elettrici raggiungono la parte più terminale del neurone, passando
attraverso le "sinapsi", grazie all'impiego di speciali sostanze chimiche dette
"neurotrasmettitori". La tecnica dell'
e. è stata impiegata anche
su animali diversi per controllarne il comportamento e, soprattutto,
l'aggressività. Notevoli sono gli esperimenti di
e. compiuti dal
dottor Josè Delgado della Yale University, sui tori.