Procedimento di lavorazione non tradizionale di un pezzo metallico, che consente
risultati molto più precisi delle lavorazioni convenzionali. Il pezzo da
lavorare, previamente lavorato abbastanza a fondo (per quanto economicamente
possibile) viene collegato ad un generatore di scariche elettriche ad altissima
frequenza (da 20 a 500 kHz). Il circuito è chiuso da un elettrodo avente
la forma (in negativo) del profilo che si vuol ottenere sul pezzo in
lavorazione. Fra questo elettrodo e la zona del pezzo da lavorare,
allorché l'elettrodo è avvicinato a 0,03-0,1 mm dal pezzo,
scoccano delle scintille che hanno l'effetto di erodere il metallo che
costituisce il pezzo selettivamente nella zona voluta, vaporizzandolo
localmente. Le scariche riscalderebbero il pezzo; si ovvia a questo
inconveniente facendole avvenire in un bagno d'olio ricircolato e raffreddato.
L'elettrodo impiegato può essere di materiale vario, generalmente
è di ottone. Le superfici elettroerose si presentano con un buon grado di
finitura superficiale. Tutta questa lavorazione è adatta a lavori di
grande precisione, e si presta bene anche ad essere automatizzata. è
molto impiegata nella fabbricazione di stampi.