(dal latino
ego: io). Amore eccessivo o esclusivo di sé, proprio
di chi pone nel proprio io ogni valore. In senso morale egoista è colui
che subordina l'interesse altrui al proprio. Nel suo aspetto negativo
l'
e. affligge chi considera come sottratto a sé tutto ciò
che viene dato a qualcun altro, anche quando ciò non comporta alcun danno
per lui. Questa forma di
e. sottintende perciò l'invidia, l'odio,
l'insofferenza per il bene altrui. Nel suo aspetto positivo l'
e. è
invece amor proprio, stima di sé, desiderio di affermazione e sottintende
qualità come l'ambizione e la dignità (V.
EGOTISMO). ● Filos. -
E. metafisico: si riferisce a quella
dottrina che considera illusoria l'esistenza delle altre persone. Essa viene
indicata più propriamente come
solipsismo, in quanto fa consistere
tutta la realtà nel
solus ipse, ossia nell'io individuale. Secondo
il materialista Hobbes, ogni individuo è naturalmente e amoralmente
egoista; la sua attività è orientata esclusivamente verso il
proprio benessere; le cosiddette virtù sono soltanto forme di
e.
inequivocabilmente utilitaristico.