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Cusco). Città (278.000 ab.) del
Perù, capoluogo del dipartimento omonimo. Sorge a 3.399 m s/m., su un
altopiano della Cordigliera di Vilcanota, ed ha clima piuttosto rigido. Mercato
agricolo e del bestiame, la città è sede di industrie tessili
(lana e cotone), alimentari (zucchero), conciarie. ● St. - La città
(il cui nome in quechua significa ombelico) fu fondata intorno al XII sec. dal
leggendario Manco Càpac, in una regione abitata fin da tempi antichi
dagli Huallas, popolazione di lingua quechua come poi gli Incas. La fondazione
di
C. probabilmente coincise con la nascita del grande Impero incaico,
del quale divenne capitale, e con l'affermazione della sua potenza. Nel corso
del Quattrocento l'inca Pachacútec Yupanqui diede nuovo impulso allo
sviluppo della città, divenuta il più importante centro religioso
e politico della regione. Conquistata dagli Spagnoli (F. Pizarro vi entrò
alla fine del 1533, saccheggiandola), venne privata del suo grado di capitale
con la fondazione di Lima (1535). Teatro di sollevazioni da parte della
popolazione locale fino a tutto il Settecento,
C. mantenne tuttavia il
suo antico splendore anche in epoca coloniale. ● Arte - Dell'antica
città, che sorgeva al centro dell'Impero incaico, restano scarse tracce
poiché gli Spagnoli distrussero la maggior parte degli edifici incaici
per erigervi nuove dimore e palazzi. Secondo alcune fonti l'antica
C.
possedeva almeno nove palazzi imperiali, poiché la tradizione incaica
voleva che ogni nuovo imperatore abitasse in una nuova dimora e abbandonasse
quella del suo predecessore. Sembra però che l'edificio più bello
e grandioso fosse il Tempio del Sole, rivestito interamente d'oro, nelle
vicinanze del quale sorgeva il Coricancha, giardino arricchito dalla
riproduzione in statue d'oro e argento di piante, animali e uomini famosi
dell'Impero. Nei pressi della città, a Sacsayhuaman, è conservata
una fortezza megalitica che costituisce ancora oggi una delle più
maestose opere di ingegneria militare. La parte postincaica fu distrutta da
numerosi terremoti, ma conserva tracce, quali mura di pietra adattate a
fondamento di costruzioni coloniali. Nella parte moderna di
C. sorgono,
oltre a una cattedrale barocca, numerosi conventi e chiese dell'inizio del XVII
sec. Un nuovo terremoto del 1951 ha arrecato gravi danni anche agli edifici
moderni. ║
Dipartimento di C. (72.104 kmq; 1.131.061 ab.): si
estende nella zona meridionale del Perù, sulla Cordigliera Orientale, che
raggiunge nella zona altitudini superiori ai 6.000 m s/m. È attraversato
dai fiumi Urubamba e Apurímac, che si gettano poi nel Rio delle Amazzoni.
Principali risorse economiche sono l'allevamento (lama, ovini, alpaca) e
l'agricoltura (patate, cereali, caffè, cacao, frutta, canna da zucchero).
Scarsa è l'attività industriale. La regione è meta
turistica famosa soprattutto per le rovine incaiche (Ollantaytambo, Macchu
Picchu).
Cuzco: la Plaza de Armas con la cattedrale