Membrana protettiva che avvolge interamente il corpo
di tutti i vertebrati e che è connessa agli organi interni tramite il
tessuto connettivo sottocutaneo. Insieme agli annessi e connessi cutanei forma
l'apparato tegumentale. È detta anche pelle. ● Anat. comp. - La
c. svolge un ruolo fondamentale in molte funzioni della vita animale:
regolazione termica e difesa dalle temperature esterne troppo alte o troppo
basse, protezione degli apparati interni (in particolare dalla penetrazione di
germi patogeni), regolazione del ricambio idrico, difesa da agenti esterni,
nutrizione della prole. Gli invertebrati hanno generalmente un solo strato di
cellule ciliate, che talvolta producono una cuticola di spessore diverso a
seconda dei casi. La
c. dei vertebrati, invece, è composta da due
strati: uno esterno, l'
epidermide (termine che talvolta è
impropriamente confuso con quello di
c.), e uno più profondo, il
derma o
corion, al di sotto del quale si trova uno strato di
connettivo lasso (tela sottocutanea). Nei vertebrati gli strati possono assumere
spessore e forma diversi a seconda delle specie. I vertebrati acquatici sono
caratterizzati da una stratificazione dell'epidermide poco visibile, mentre in
quelli terrestri è possibile distinguere facilmente uno strato più
profondo che produce cellule vive e che si moltiplicano velocemente, uno strato
intermedio e uno superficiale, composto da cellule morte formanti lo strato
corneo. Anche negli animali eterotermi si distinguono chiaramente tre strati:
uno confinante con l'epidermide, uno spugnoso e uno di struttura più
compatta. Propria degli omeotermi è invece una tela sottocutanea ricca di
cellule adipose. Nei mammiferi al di sotto dell'epidermide si collocano uno
strato papillare, formato da particolari formazioni (papille), e uno strato
compatto. Normalmente rosea, la
c. può assumere colorazione
diversa per la presenza di pigmenti delle cellule epidermiche (mammiferi,
uccelli) o in particolari elementi del derma (squamati, anfibi, pesci). Fra gli
elementi che caratterizzano le diverse specie, e che talvolta si differenziano
anche in individui appartenenti alla stessa specie, sono alcuni annessi cutanei,
quali becco e penne (negli uccelli), squame cornee (nei rettili), unghie (in
alcuni rettili, mammiferi, uccelli), peli (nei mammiferi), corna (in molti
mammiferi). ● Anat. - Nell'uomo l'epidermide è suddivisa in uno
strato germinativo profondo (reticolo del Malpighi) e in uno strato corneo
esterno, formato da cellule appiattite morte, prive di nucleo e ricche di
cheratina, che vengono eliminate per desquamazione e sostituite da cellule nuove
prodotte dal sottostante strato germinativo. Il corpo malpighiano a sua volta
è suddiviso in uno strato granulare (composto da cellule che tendono ad
appiattirsi, in via di degenerazione), uno strato spinoso, uno strato basale,
che costituisce la parte più viva dell'epidermide stessa. La
c.
è nel complesso una struttura assai elastica, la cui superficie presenta
solchi (particolarmente evidenti sul palmo della mano e sui polpastrelli) e
pieghe (rughe), che aumentano e si approfondiscono con la diminuzione
dell'elasticità della
c. Lo spessore della
c. può
variare da 0,5 mm a 5 mm. L'innervazione della
c. è molto ricca;
il derma è percorso interamente da fibre del sistema vegetativo
terminanti talvolta nell'epidermide, che quindi assume la funzione di organo
sensoriale. Dotata di ghiandole sudoripare, la
c. svolge inoltre una
funzione secretoria. Il colorito della
c. varia a seconda della
pigmentazione, dell'età, dell'irrorazione sanguigna. Nelle razze umane
esso assume numerose differenze e modificazioni, costituendo un elemento di
grande rilevanza antropologica: è bianca nelle razze europidi
(popolazioni leucodermi), gialla nelle mongolidi (popolazioni xantodermi), nera
nelle negridi (popolazioni melanodermi). Si deve comunque considerare che
all'interno di una stessa razza la colorazione della
c. assume numerose
sfumature. Il colorito cutaneo è un carattere ereditario, ma si discute
ancora sul meccanismo che lo controlla. Non è ancora chiaro quali siano i
pigmenti responsabili delle diverse sfumature del colore cutaneo; non si
è ancora stabilito, infatti, se esso dipenda da un solo pigmento, la
melanina, o anche da altri, quali il carotene o l'ossimelanina.
Raffigurazione schematica della struttura della pelle umana