(da una voce indigena dell'America meridionale).
Sostanza velonosa, di colore bruno e di sapore amaro, ottenuta dalla corteccia
di piante della famiglia delle Loganiacee e Menispermacee. Il
c. contiene
diversi alcaloidi, tra cui la curarina, che ha il potere di paralizzare le
terminazioni nervose, provocando la morte per asfissia. È impiegato, con
le dovute cautele, in anestesia chirurgica (V.
CURARIZZAZIONE). Veniva utilizzato dagli indiani dell'America del Sud per
avvelenare la punta delle frecce per la caccia. ║
C. sintetici:
principi attivi del
c. preparati per sintesi; hanno azione simile a
quella del
c.