Membro della tribù berbera dei
C. o
Krumir, stanziati in Crumiria (V.), il cui
nomadismo si svolgeva in origine tra gli Stati della Tunisia, del Marocco e
della Libia. Un tempo dediti al saccheggio e al contrabbando, i
C., ormai
completamente arabizzati, praticano attualmente la pastorizia e una rudimentale
silvicoltura. Il loro nome entrò in uso nella lingua italiana,
allorché, nel 1881, con le loro ribellioni offrirono alla Francia il
pretesto per intervenire in Tunisia e imporre il proprio protettorato (trattato
del Bardo). ║ Per estens. - In generale, individuo spregevole. In
particolare, il lavoratore che si rifiuta di partecipare agli scioperi o che
accetta di sostituire i lavoratori in sciopero, compiendo atto di
crumiraggio.