Chimico e fisico inglese. Dedicatosi
all'insegnamento presso il collegio scientifico di Chester, non trascurò
la ricerca teorica e sperimentale che gli diede fama per una serie di scoperte
di grande importanza. Fu tra i primi scienziati che si occuparono di analisi
spettrale a scopo di indagine; con tale tecnica, nel 1861, scoprì un
nuovo elemento, il tallio, che riuscì poi a isolare, studiandone le
proprietà fisico-chimiche. Le ricerche sul peso atomico del tallio
condussero
C., nel 1873, all'invenzione del radiometro, un apparecchio
rilevatore della radioattività. Gli studi sui fenomeni che accompagnano
la scarica di gas rarefatti lo portarono a riconoscere i raggi catodici, ossia
quelle radiazioni che sono costituite dagli elettroni emessi dal catodo entro un
tubo a bassa pressione. La scoperta dei gas nobili (elio, neon, argo, cripto,
xeno, nito) e della radioattività attirarono la sua attenzione; nel corso
di studi condotti sull'elio inventò lo spintariscopio, con il quale
divenne possibile osservare le particelle
α e
β emesse da
sostanze radioattive. I suoi interessi non furono limitati alle sole scienze
esatte. Nel 1907 gli venne conferito il premio Nobel per la chimica (Londra
1832-1919).