Stats Tweet

Crivelli, Carlo.

Pittore italiano. Formatosi a Venezia, a contatto con le botteghe di Vivarini e Bellini, abbandonò la città dopo il 1457 a seguito di una condanna per adulterio. Si trasferì a Zara, molto probabilmente in contatto con Schiavone, della cui influenza risentono i suoi primi dipinti noti (Madonna con il Bambino, 1463 e Madonna della Passione), ma già nel 1468 è testimoniata la sua attività nelle Marche, dove operò senza interruzione fino alla morte. In questa regione fu infatti a capo di un'importantissima bottega che realizzò grandi polittici per le chiese e i conventi marchigiani: quello per San Silvestro di Massa Fermana (1468), di Porto San Giorgio, di Santa Lucia a Montefiore e per l'altare del duomo di Ascoli (1473), per San Domenico in Ascoli (1476), conservati in parte in loco, in parte divisi fra musei europei e collezioni private. Sono molti gli influssi, italiani ma anche oltremontani, che concorsero a formare il linguaggio di questo artista che si soffermò su cadenze tardogotiche, adatte alla sua indole drammatica, legandole alla tecnica rinascimentale dello scorcio e della modellazione dei volumi e ai fondali architettonici, eredità di Mantegna (Annunciazione, National Gallery of London). Le due Pietà (conservate l'una a Filadelfia e l'altra a Boston), entrambe realizzate dopo il 1470, segnarono forse l'apice dell'arte di C., originali e fantastiche nelle scelte dei motivi decorativi, brillanti nei colori quasi smaltati. Le opere più tarde, invece, caddero in un eccessivo preziosismo e manierismo, nel ripetersi dello schema compositivo e nella sovrabbondanza del decorativismo, denunciando forse in ciò un sempre più consistente intervento della bottega in luogo della mano originale del maestro. Tra le altre opere ricordiamo: Incoronazione della Vergine (1482) e Madonna della Candeletta (Venezia 1430 circa - Fermo o Ascoli 1500 circa).